E' da un po' che non parlo di appuntamenti disastrosi, ma tra trasloco, lavori in giardino, lavoro non ho avuto il tempo materiale, onestamente non ho avuto voglia, giusto per una volta ho dato retta agli amici che continuano a dirmi di provare le app di dating. Onestamente le ho provate in passato e io non sono adatta a queste app, mi stresso, ma per qualcuno sono state delle vere macchine dell'amore, praticamente il loro algoritmo ci ha preso....Ma perchè sto scrivendo tutto questo? Ah si, perchè l'altro giorno parlavamo con mia madre di figlie di amici di famiglia di cui una dopo anni di separazione ha un nuovo compagno, mentre l'altra è single perchè nelle storie passate è stata trattata molto male...da qui è nata una discussione sulle nostre conoscenze dove si dividono: quelli scapoli convinti e quelli che piuttosto che stare da soli si accontentano....Poi ci sono io che "piuttosto che accontentarmi me ne sto da sola, anche perchè sono certa che quando uno sta bene con se stesso da solo, è quando può stare bene in coppia", tutti ammirano il mio pensiero, ma sono umana e non sono immune da pali presi dal sesso opposto, anzi devo dire che sto diventando pure brava a prenderli:P
Torniamo un attimo alle app, qualche anno fa avevo scaricato Tinder, quando era ancora tutto gratis, ho conosciuto persone interessanti, con qualcuno c'è stata una frequentazione sporadica (divertimento senza impegno), eppure dopo tot tempo durante un'uscita ho detto "ma sai ogni tanto penso ad una storia normale tra di noi" e lui se ne esce con "eh ma tu abiti lontano", traduzione del mio lontano Terni- Roma, 1 ora e 10 di treno, libertà nei weekend, ma non ci sono rimasta male, forse in fondo volevo avere la giusta scusa per chiudere il tutto e nonostante tutto ogni tanto ci scriviamo e so che si è fidanzato, quindi il problema non era la distanza, era semplicemente non volere una storia con me. PErò ripeto io non sono tipo da app di dating, anche se stressata dalle insistenze degli amici ho deciso di provare facebook dating, ma sono durata fino al 26 dicembre, niente non riesco a farmele piacere queste app, ma è una questione assolutamente soggettiva infatti, alcune amiche hanno trovato fidanzati proprio lì, che poi ora sembra che devi conoscerti prima sul web sennò non vale è un'altra storia.
Poi ci sono stati diversi appuntamenti disastrosi di cui ho scritto qui, qui e qui, poi ho deciso di prendere il palo con un dottorino tanto carino, ma con lui ci continuo a lavorare ogni tanto, quindi uno si comporta in maniera professionale, ma dopo l'ultimo palo mi ero proposta di fare il corso di pole dance, che infatti ho seguito prima del trasloco, poi per motivi logistici ho dovuto smettere, ma tra il corso di pole e quello di yoga, diciamo che ho imparato a prendere pali e a cadere in modo più aggraziato.
Non mi metto a pensare cosa ho di sbagliato, non posso mica pretendere che tutti abbiano buongusto, ma di certo preferisco uno che mi dice "guarda sei carina e simpatica ma non sei il mio tipo" piuttosto che "non sei tu, sono io che...etc etc", ma non sono una che sta a cercare appuntamenti, preferisoc leggere un bel libro seduta in poltrona, circondata dal mio zoo peloso a casa....poi quel che viene viene e visto che trovo sempre il modo di inserire i libri nei miei post vi suggerisco questo,
Intrecciando il racconto della sua vita a spunti e consigli motivazionali, Rachel Hollis sa dare la carica a tutte le donne che vogliono imparare a piacersi e volersi bene.
Rachel ha un marito che ama, quattro figli adorabili e un sito di lifestyle: una vita perfetta? Non proprio. Non tutto è stato bello, facile e gratificante, anzi. Il suicidio di un fratello al primo anno di liceo, il divorzio dei suoi genitori, un disturbo alimentare: per anni la vita di Rachel è stata una fuga dall'infelicità, costellata di cadute, dominata dalla paura del giudizio degli altri. E piena di bugie. Le bugie di Rachel sono quelle che una donna si sente ripetere da sempre: non sei abbastanza brava; non sei abbastanza magra; sei una madre inadeguata... Ma sono anche le bugie che spesso molte donne per prime raccontano a se stesse, pur di non farsi carico della propria felicità: se solo avessi il lavoro giusto, l'amore giusto, il fisico giusto... Nessuno, però, arriverà mai a portarci "la vita giusta". Per riprendere in mano la sua vita, Rachel trova una sola strada: riconoscersi e accettarsi finalmente per la persona che è; applicare verso di sé una sincerità assoluta e coraggiosa; smontare sistematicamente, una per una, le bugie dietro cui la vera Rachel ormai si nascondeva. Con ironia provocatoria e disarmante onestà, questo libro racconta come ci è riuscita, e offre una quantità di consigli utili per fare altrettanto nelle nostre vite. Perché solo affrontando le bugie che ogni giorno ci raccontiamo potremo essere davvero più libere, più sicure, più felici.
Perché ragazze il problema non sono gli altri ma spesso siamo proprio noi, poi visto che non sopporto più il parlare degli amici gli ho concesso di combinare qualche appuntamento, non so perchè ma sento che rientreranno nella categoria Appuntamenti disastrosi e dove trovarli!!!
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