INTERVIEW: GIULIA-AD OCCHI CHIUSI

Ok è ufficiale Giovanni non è solo il mio prenotatore ufficiale per le cene, da oggi è anche il mio spacciatore di contatti per le interviste, onestamente credo neanche ai tempi in cui lavoravo come agente immobiliare avessi il telefono così pieno di messaggi quindi devo ringraziare Giovanni non solo per tutti i favori che mi fa ma mi ha anche trovato da fare sabato pomeriggio infatti presso il centro commerciale Coop ci sarà la presentazione del libro Ad Occhi Chiusi di Giulia Piastrella e che fai non la intervisti? Carpe diem e iniziamo l'intervista:P..

Nome Giulia Piastrella...lo ammetto sono andata su Facebook  per vedere almeno la faccia e dagli amici che abbiamo in comune è possibile che ci siamo già incontrate nella vita reale, ma avendo io una memoria peggiore della pesciolina Dory non faccio testo
Età 32
Hobby Scrittura e fotografia- secondo me viaggiano di pari passo e sono due forme d'arte assolutamente complementari
Come ti sei avvicinata alla scrittura?
Ascoltando mio zio Zenobio Piastrella in arte "Florio Piastrella", poeta ternano che scriveva in vernacolo, mi affascinava, sentivo di riuscire a leggere anche io tra le righe, trovare il senso più profondo di quello che si voleva mostrare, trovando il modo di trasformare le emozioni in parole. Spesso si dice che le persone imparano guardando tramite l'esempio e credo lo zio Zenobio lo abbia fatto bene
Come nasce il titolo ad Occhi chiusi?
Dall'esigenza di cercare un senso più profondo, meno ordinario e più trasparente. E' una introspezione che si affaccia all'interno delle mie emozioni e di come le vivo portandole in esterno sotto forma di poesia, denudandoci di quel filtro che spesso scegliamo per la paura di non essere compresi, ma che in realtà racchiude molto più di quanto si possa immaginare...Lo so che mi hai detto che era riferito agli occhi di tua figlia ma non so perchè la copertina mi fa pensare a Diabolik e mi piace un sacco...ottima scelta perchè è un titolo che non si dimentica e anche la copertina incuriosisce un sacco...pensa che se non mi dicevi delle poesie avrei pensato ad una graphic novel
Se dovessi dire di cosa parlano le tue poesie cosa diresti?
Le mie poesie parlano di malinconia, nella sua forma più cruda e quella più delicata, si può essere malinconici anche verso due occhi sfiorati solo per qualche secondo, parlo sempre di lei, anche quando non sembra lei è sempre presente A mio parere la scrittura è terapeutica sotto ogni sua forma, spesso mettere per iscritto i nostri "ostacoli" serve a liberarcene
Se dovessi dare un consiglio alla te stessa di dieci anni fa?
Non aver paura di condividere le tue emozioni, la tua poesia potrà non piacere, non essere capita, ma non potrà nuocere a nessuno Vuoi o non vuoi con i se e i ma a posteriori si possono vincere le guerre, mai rimanere in silenzio, fai valere sempre la tua opinione così è sicuro che ti eviti anche qualche gastrite, parlo per esperienza personale
Soddisfazione più grande da autrice?
L'ho provata alla prima presentazione del mio primo libro alla Feltrinelli di Terni, l'ho vista riempirsi di una folla che non mi sarei mai immaginata e lì mi sono sentita appagata come scrittrice. bhè direi una grande soddisfazione, spesso magari si pensa si ok lo ho scritto ma chi lo compra (parenti esclusi)? E invece hai avuto la conferma che aprirsi al mondo esterno porta belle cose
Se tua figlia ti dicesse che vuol fare la scrittrice la supporteresti oppure no?
Supporterei ogni scelta dei miei figli, provo per loro un amore così grande che l'unico regalo che posso fargli è lasciarli liberi nelle loro scelte...se mi dicessero che vogliono diventare scrittori direi Scriviamo subito qualcosa a quattro mani...allora con il fatto che mi avevi scritto figlia avevo pensato ne avessi solo una, quindi chiedo scusa e allora dovreste scriverne uno a 6 mani no?Ed ecco che stamattina scopro che i figli sono 3, giulia non me ne fare uscire altri che poi mi perdo con i conteggi delle mani e faccio casini:P comunque nel leggere la tua risposta non so perchè mi è venuta in mente la canzone A modo tuo

Come ti vedi tra dieci anni?
Migliorata, soprattutto nei finali, che spesso lasciano l'amaro nei miei lettori...mi vedo più consapevole ma sempre speranzosa di poter creare qualcosa che superi le mie aspettative...Crescendo si sbaglia, si cade, ci si rialza si impara e si migliora...anche perchè diciamocelo chiaro peggiorare non si può no?
Che augurio ti fai per il futuro?
Mi auguro di avere sempre una porta aperta, un percorso alternativo, un buon amico accanto e che la poesia mi scelga ancora... Un buon amico a mio parere è quello che ti dice che stai facendo una stronzata ma ti accompagna a farla per essere al tuo fianco per esultare nella gioia e consolare nei momenti di tristezza....sulle porte aperte oddio sono d'accordo in parte e il percorso alternativo sempre perchè spesso dalle difficoltà si trovano storie e paesaggi che non credevi esistessero...ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni nella poesia

Allora che Giulia presenta il suo libro alla Coop sabato 13 il pomeriggio alle oreo17 lo ho detto? Se siete in zona correte a sentirla e comprate il libro:D

Commenti

  1. Bellissima intervista, non conosco Giulia però mi sento già più vicina a lei e mi sento di averla capita un po' grazie alla tua intervista. Cercherò la sua poesia, e magari un giorno anche i libri dei suoi figli ;)
    Saluti,
    Flo

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  2. Che la poesia mi scelga ancora.... Fantastico

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  3. Interesting interview, good job .i don't know him, but seems very good.
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