BOOK REVIEW: GLI EFFETTI COLLATERALI DELLE FIABE

Non sono mai stata una fan del Principe Azzurro proposto nelle fiabe e nella maggior parte dei cartoni Disney, ma conosco tante che invece sperano di trovare il principe azzurro. Devo dire la realtà non credo che esista e se proprio devo sceglierne uno dai  cartoni allora scelgo Shrek, perfettamente imperfetto, ma presente al momento del bisogno. Ho appena fatto un ordine Ibs per dei libri cartacei, i primi del 2024 e nell'attesa di ricevere il mio ordine, sono andata su Prime reading (ormai ci ho fatto amicizia) e ho scelto questo libro qui.



Per quanto tu sia razionale, ci sarà sempre una fiaba alla quale finirai per credere.

Sono trascorsi sei mesi da quando Melissa ha mandato all’aria un prestigioso dottorato a Londra assieme alla storia d’amore della sua vita, e niente di buono è successo nel frattempo. È disoccupata, sfiduciata, e persino l’odio che dovrebbe provare per il suo ex, responsabile di tutto, sembra essere a tratti difettoso.

Stefano Marte occupa brillantemente il suo posto nel mondo: carismatico, posato, potente, è l’erede dell’impero di famiglia, un’azienda domotica di successo internazionale.

Melissa e Stefano, due vite agli antipodi, non avrebbero dovuto incrociarsi, eppure il caso li porta in collisione. E la sintonia scoppia prepotente… almeno fino a quando lei non scopre chi è lui.
Perché Melissa sa che tipi come Stefano Marte, figli di papà convinti che il mondo sia loro, non sono compatibili con tipe come lei, che vive di speranze e si presta i vestiti con la sua coinquilina.
Quello che non sa è che Stefano è disposto a darle l’unica cosa che lei desidera: il lavoro dei suoi sogni, l’opportunità per riscattarsi e dimostrare il suo valore.
Rifiutare non è un’opzione. E, comunque, è solo lavoro. Basta relegare in un angolo l’attrazione che prova ogni volta che lo vede, per restare al sicuro dal principe di turno.

Ma cosa succede quando la persona più distante da noi è anche l’unica in grado di stanare i nostri punti deboli? Quando si decide di spegnere la razionalità, fino a che punto si può credere alle fiabe? E se liberarsi dei loro effetti collaterali fosse impossibile?

Prendete due persone che sulla carta sono agli antipodi, eppure entrambi servono all'altro. Cosa si fa si combatte o ci si allea? L'attrazione  si ignora, o si sceglie di cedere? Ma poi sono  realmente così diversi? Leggendo ho pensato che spesso i pregiudizi sono anche dove non ci si pensa. Cerco di non odiare nessuno, se non in maniera genuina, cioè una che mangia senza ingrassare o si riesce a ricordare un mucchio di cose senza doversele segnare hanno la mia ammirazione e un pizzico di invidia, che serve a migliorare. Però lo dico non ho mai guardato una persona ricca e pensato "ah questo/a è la classica persona che pensa che tutto gli è dovuto, anzi ho sempre pensato "beati loro che non devono fare il Tetris mensili per far quadrare i conti"

Mi ha ricordato una sera d'estate di diversi  anni fa a cena in una pizzeria, dove ad una  certa è entrato un gran figo e  io lo ho solo guardato, bello, ma aveva amici veramente antipatici. avete presente quelli che pensano di essere i migliori del mondo e fanno battute orribili? Ecco in questo caso anche il più bello del mondo scende, dico bello sì ma se mi baso sui suoi amici non ho idee positive e  neanche voglia di approfondire. Ma  questa è una mia storia personale che mi ha solo ricordato la copertina. Ma da cinica romantica quale sono continuo a non  credere al principe azzurro, ma amo le storie romantiche.  Sono strana e consapevole di esserlo...

Nomi strani ne ho  sentiti di ogni e molti sono stranieri, ma su dei nomi italiani strani  direi  che  Giantristano vince a mani basse la coppa per il nome più brutto. OH, almeno secondo me.

Adesso visto che  sono curiosa vi chiedo: Ma  voi credete nelle fiabe  e nel principe azzurro? Solo perché io non ci credo non mi  metto a giudicare idee diverse dalle mie, anzi con rispetto si può capire il punto di vista diverso altrui. Certo che  poi io sia tecnologica q.b, mentre la  protagonista è una nerd geniale è  un'altra storia.

Ti è piaciuto il libro? Carino  perchè i due protagonisti sono due veri testardi, che insieme però riescono  ad essere reali al 100%. 

Lo consiglieresti? E' un libro che porta diverse riflessioni quindi sì lo consiglierei sia ai cinici romantici come me, che ai veri romanticoni

Lo terrai? Lo ho preso in prestito tramite Prime Reading, forse lo riprenderò in prestito

Voto libro: 8

Commenti

  1. Anche io nel club dei cinici: non solo non credo nel principe azzurro ma ritengo che sia un retaggio culturale poco utile sia a uomini che donne.
    Donna bisognosa di essere salvata e uomo con la lucente armatura? No grazie.

    Sono perfettamente in grado di cavarmela da sola, se scelgo di stare con qualcuno è perché mi piace e ho voglia di farlo.
    Per stare bene con gli altri devi star bene con te stessa: aspettarsi l’uomo dei sogni che ti rende completa sminuisce le tue capacità e ti fa sentire meno capace (senza considerare le aspettative che proiettiamo sul povero malcapitato).

    Siamo come pezzi complementari di un puzzle abbiamo angoli da smussare ma se hai fortuna (o bravura ?) puoi trovare l’incastro giusto.
    Il vero lavoro inizia alla fine della fiaba quando si chiude il sipario con “vissero tutti felici e contenti “.
    Tutti raccontano della fase dell’innamoramento ma la vita vera inizia con la convivenza, i figli, il budget da rispettare ecc…

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    1. Condivido perfettamente l'idea, mi sembra quella giusta...
      a me sta storia della porta chiusa con la scritta "E vissero felici e contenti" non mi è mai andata giù, preferito Shrek imperfetto ma perfetto al momento giusto!!!

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  2. Esatto!
    Anche perché come non esistono principi azzurri non esistono neanche principesse da salvare.
    La fase dell’innamoramento è sicuramente bella: ti emoziona, ti fa sentire le farfalle nello stomaco ma talvolta ti annebbia e ti impedisce di vedere l’altro per ciò che e non per cosa gli proietti sopra.
    L’amore è qualcosa di diverso e che va alimentato quotidianamente: è la volontà di (continuare a) costruire la vita insieme nonostante i difetti di entrambi.
    A volte molla uno, a volte l’altro.
    Quando non ci si riesce si ringhia entrambi ma, come dico ai figli e quando discutono troppo animatamente, se non si riesce a fare una discussione costruttiva meglio andare in due stanze diverse a sbollire…
    Per la cronaca: Romeo e Giulietta se si fossero sposati probabilmente si sarebbero scannati visti i vissuti così diversi e l’amore migliore è sempre quello che non abbiamo vissuto semplicemente perché non essendo basato sulla vita reale possiamo proiettarci sopra tutte le fantasie che vogliamo…

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