LA NON LIBERTA' FINANZIARIA

In questi giorni  mi sono  arrivati alcuni pacchetti di ordini che  avevo fatto per  premiarmi e poi mi  è capitato di leggere questo  articolo sul sito Donna  Moderna e ho pensato che sono fortunata sia a poter scegliere cosa comprare, sia perché ho avuto un bell'esempio fin da piccola. Infatti la mia famiglia d'origine è una famiglia monoreddito, papà lavorava e mamma ha scelto di stare a casa, ma lui non ha mai fatto pesare il fatto che portasse a casa lo stipendio, se mamma voleva una maglia (praticamente mai) o fare una donazione (quasi sempre) papà non ha mai detto no o criticato il suo modo di spendere.


Invece un po' di tempo fa ero seduta in un bar e mi è capitato di ascoltare (non volendo) una discussione su come una ragazza stesse facendo i conti per riuscire a mettere da parte dei soldi per potersi regalare un qualcosa senza che il marito lo venisse a sapere. 

Una mia amica mi ha raccontato che la ex del suo compagno quando  lo ha lasciato ha  svuotato il  conto in comune ed ecco perché loro ora hanno conti  separati. Conoscendo entrambi potrebbero  averlo in comune e nessuno giudicherebbe le spese altrui. Faccio un altro esempio io ho il mio conto e faccio la pianificazione con  le mie entrate, divido le bollette con mio fratello che ha entrate più alte rispetto a me, ma  le bollette  le ho sempre divise a metà. Non ho mai  detto vabbè io metto  50 e tu 100 perché guadagni di più, la spesa è 300? 150 a testa. 

Adoro i libri, quelli cartacei hanno un profumo  meraviglioso, ma sono un  mio punto debole nelle finanze, ma devo dire che  se a Ottobre e Novembre ho  sforato il budget, nel mese di Dicembre sono stata brava e mi sono limitata agli ebook gratuiti su Prime Reading. 

Ci sono quelle coppie dove lavora solo lui e lei deve chiedere il permesso per tutto, coppie dove entrambi lavorano  e lui fa pesare qualunque centesimo extra speso da  lei, ma al contrario lei dovrebbe stare zitta. E' brutto non sentirsi liberi, ma sempre giudicati. C'è un libro che ho  adorato e amo rileggere  proprio sulla gestione dei  soldi "il fattore cappuccino",la protagonista  lavora, ma se una sceglie di stare in casa si  viene additati come persone  che non contribuiscono all'economia (comunque la casa da sola non si pulisce, sto tentando di convincere  gli animali del bosco ad aiutarmi ma ancora  niente, il cibo  non compare in  frigo magicamente, così come mutande, calzini & co.) Ma se lui lavora e lei no  è normale che sia compito di lei....Ma se lei guadagna più di lui, ecco che lui si sente impotente,  ma se lei  guadagna meno, lui si sente in dovere di controllare anche le spese di  lei. Fortunatamente non tutti,  anzi conosco una  buona  percentuale di uomini dotati di neuroni funzionanti

Da quello che ho letto e mi è capitato di ascoltare, sia in giro, sia direttamente dai miei amici è chiaro che ancora oggi si pensa che la gestione dei  soldi sia una questione prettamente maschile. Ora non vorrei rompere le uova nel paniere a nessuno, ma studi hanno provato che se dovessero dare uno stipendio alle casalinghe sarebbero le più pagate in quanto sono: contabili, cuoche, governanti, baby sitter,  badanti, colf & co. 

Credo che l'argomento soldi sia ancora un tabù, ma almeno nelle coppie non dovrebbe  esserlo, si dovrebbe  essere aperti e onesti fin da principio. Se tu sei uno spendaccione e lei una tirchia ci saranno sempre discussioni, anche al contrario sia chiaro, ma  se uno  parla apertamente dall'inizio  decide di aprire un conto insieme per le spese, mantenere ognuno una sua indipendenza e avere un tot di spese per le nostre passioni e appuntamenti  di conversazioni su  progetti finanziari secondo me la coppia e il rapporto può giovarne. L'unica cosa certa che so è che la strada è molto lunga.

Devo essere onesta non mi è mai capitato di vivere una storia  dove  lui controlla, giudica e vuol gestire  le  mie spese  e non credo riuscirei a sopportarlo, ma a voi o qualcuno vicino a voi è mai capitato?

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