BOOK REVIEW: ECOMINIMALISMO -L'ARTE PERDUTA DELL'ESSENZIALE

"vabbè lo prendo costa poco"

"la riparazione mi costa più del prodotto nuovo"

oppure

 "Da oggi non compro più nulla"

"Mi devo disfare di tutti i vestiti che non indosso mai"

"devo avere solo prodotti green"

E la lista potrebbe essere molto lunga, ma tutti davanti ad armadi pieni di cui poi ne indossiamo con regolarità un terzo abbiamo detto che avremmo fatto piazza pulita. Secondo Marie Kondo che con il potere del riordino è diventata ricca e dopo i figli ha dichiarato che il disordine è normale, posso dire con fierezza che io vivo nel mio caos organizzato da sempre

Questo per approcciare il discorso dell'ecologia e del minimalismo insieme. Trovo che sia sbagliato buttare prodotti beauty solo per far posto alle versioni green, stessa cosa è inutile comprare abiti nuovi, se ne ho diversi nell'armadio che ancora attendono di essere indossati (se sono passati più di tre anni ed è li nell'armadio con l'etichetta avete due opzioni: donarli o venderli ed entrambe le possibilità sono giuste).

Un po' di tempo fa mi sono regalata questo libro di Elisa Nicoli e devo dire che trovo sempre consigli utili, poi sono convinta che diventare il talebano del minimalismo diventa controproducente, non si cambia in 24 ore, c'è bisogno di tempo, di prove, di aggiustamenti durante il percorso. 

Un libro originale ed entusiasmante, a metà strada fra saggio e manuale, che propone sia nuovi modelli di vita, sia tantissime idee per iniziare, fin da subito, a fare scelte più consapevoli.


Elisa Nicoli, divulgatrice di lunghissima esperienza sui temi della sostenibilità e dell’ambiente, propone il suo personale punto di vista per passare dall’impulso compulsivo all’acquisto alla ricerca dell’ecominimalismo, una filosofia e pratica di vita che ci libera del superfluo. In queste pagine ci svela tutti i segreti per ridurre la nostra impronta ambientale, senza rinunciare a nulla e aumentando invece il nostro grado di felicità. Passando in rassegna le tante aree del nostro quotidiano (dalla casa all’ufficio, dal cibo ai viaggi) scopriremo insieme un altro modo di vivere, più responsabile e senza sacrificare nulla sul piano del benessere. Un libro originale ed entusiasmante, a metà strada fra saggio e manuale, che propone sia nuovi modelli di vita, sia tantissime idee per iniziare, fin da subito, a fare scelte più consapevoli. «Il nostro obiettivo è togliere l’eccesso, per preservare ciò che rende la nostra vita degna di essere vissuta. Una cosa che richiede un lungo percorso di presa di consapevolezza di sé, di cosa ci fa davvero stare bene».

Personalmente ora ho più problemi a resistere ai libri che ai vestiti, ma per anni lo stipendio finiva in pochissimo tempo, compravo anche vestiti solo perché carini e a prezzo basso. Ora mi faccio una lista di vestiti e accessori che possono servirmi nell'anno, controllo l'armadio e modifico la lista. Se possibile faccio aggiustare, tipo ho comprato un panta-palazzo di cui mi era rotta la zip, si mi era costato poco, ma piuttosto  che acquistarne un paio nuovo, ho fatto riparare la zip e ci ho guadagnato. Ogni tot mesi faccio lo spoglio dell'armadio e tengo solo i capi che indosso regolarmente ed ho un angolino dedicato alle cerimonie. 

Adesso prima che mi arriva lo stipendio mi faccio una programmazione delle spese variabili, ho una voce per i libri (che sforo regolarmente) e lo ammetto ogni tanto mi concedo dello shopping come premio, ma non con cose che poi restano a prendere polvere in casa, cose utili. Poi non sono perfetta, infatti l'anno scorso ho acquistato una sciarpa dorata, è vero l'ho pagata meno di 10 euro, ma l'ho indossata solo in un paio di occasioni. Ho programmato di usarla di più quest'anno perchè ho fatto le prove con il mio armadio e posso creare diversi abbinamenti. Ho comprato un libro in più del previsto, mi sono concessa delle colazioni al bar.

Però è vero con il fatto che ora il low cost la fa da padrone, spesso scegliamo di ri-comprare e non di aggiustare. Oppure di comprare in grandissime quantità che poi non abbiamo modo di utilizzare tutte. Chi ha i nonni e dite qualcosa del genere vi guarda male in quanto loro non sprecavano nulla. Vestiti, cibo & co, tutto usato e riutilizzato fino alla fine. Dovremmo prendere esempio soprattutto nel non sprecare le cose e le risorse a nostra disposizione.  Faccio un esempio stupido, i telefoni cellulari. Se stessimo dietro alle mode, dovremmo cambiare   modello ogni tre mesi, io generalmente ci metto più di 3 anni e l'ultima volta lo ho preso nuovo, in quanto dopo circa  5anni e il vetro  rotto  ho chiesto se mi conveniva aggiustarlo o cambiarlo (avevo cambiato la batteria qualche mese prima).  La seconda opzione è stata più conveniente,  ma è da un po' che i telefoni li porto fino alla fine,  cioè li cambio quando proprio non funzionano più. Generalmente è un po' che tendo a fare questi ragionamenti su tutto, se possibile aggiusto, se buono ma non uso lo regalo. Dite che è strano?

Ti è piaciuto il libro? Sì, mi ha colpito la copertina, poi ho letto la trama e quando mi è arrivato ho apprezzato il carattere, grande giusto per me da essere letto anche senza l'ausilio degli occhiali

Lo consiglieresti? Sì, trovo suggerimenti e spunti utili. Continuo a dire che uno non può cambiare subito anche perchè buttare prodotti beauty per fare spazio a nuovi prodotti green è inquinare doppiamente. Prima termina ciò che hai poi trovi il prodotto green per sostituire il precedente, anzi così impari anche ad organizzarti con la spesa giusta

Lo terrai? Al momento sì, se poi mi rendo conto che può essere utile anche ad altri lo metto in vendita su Ebay/Vinted

Voto libro: 8,5


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