BOOK REVIEW: NON E' QUESTO CHE SOGNAVO DA BAMBINA

Sei in un gruppo di 6 persone e chiedi "se ciò che stanno facendo ora è quello che sognavano  da piccoli", gli scenari sono nessuna mano alzata o un paio...

Era da un po' nella lista dei titoli da leggere, ma nel mio caso, nonostante gli acquisti e gli scambi, più che ridursi si allunga. Vuoi o non vuoi era rimasto sulla lista, poi complice un buono sconto Amazon me lo sono regalato. E ho fatto bene. Siamo o siamo stati tutti Ida almeno una volta nella vita. Chi dice no o appartiene a quelle mani alzate o mente sapendo di mentire.


Neolaureata. Coinquilina. Fuorisede. Precaria. Se dovesse descriversi, Ida lo farebbe così. E da oggi aggiungerebbe alla lista: stagista. Stagista in una grande-e-importante-agenzia-di-comunicazione. Non è quello che sognava da bambina, ma dopotutto non è la prima volta che le cose non vanno nella direzione sperata. Avrebbe voluto vivere ovunque tranne che a Milano, e vive a Milano. Voleva una relazione stabile, ed è stata lasciata. Ha studiato per diventare sceneggiatrice, e invece fa la social media manager. Ogni mattina si trascina in ufficio e, tra meeting, brainstorming e tante altre parole che finiscono in -ing, ci resta fino a sera, impegnata in un lavoro che non riesce a capire che lavoro sia, circondata da colleghi che sono simpatici e brillanti, sì, ma solo tra di loro. Fino al giorno in cui, stanca di una vita che troppo spesso si riduce a essere un pendolo che oscilla tra un file Excel e la prossima sbronza, Ida capisce che, per sopravvivere, deve adattarsi, assomigliare di più a loro – i suoi colleghi, il suo capo – e meno a sé stessa. E mentre le ambizioni cambiano e il confine tra giusto e sbagliato si fa inconsistente, rincorrerei suoi sogni diventa un capriccio che non può più concedersi. È ora di crescere: ridimensionare le aspettative e accettare i compromessi. Così, quando le arriva la notizia di un concorso a cui candidare il suo cortometraggio, Ida non sa che fare. Quasi non ricorda più chi volesse diventare da bambina. Ma non si può mai mentire del tutto a sé stessi. Almeno, non a quello che c'è in fondo alla propria anima.

Qualche giorno fa parlavamo con le amiche del magico mondo della vita adulta, del susseguirsi di bollette e di come siamo scesi tutti a compromessi. Se chiedi a me cosa vorrei fare nella vita, ammetto che rispondo pagarmi tutto con la scrittura, molti di noi che hanno aperto un blog lo hanno fatto pensando di arricchirsi, nel mio caso da sempre lettura e scrittura mi mantengono calma e mi permettono di mantenere la fedina penale pulita. Ogni tanto scrivo qualche articolo, ma non mi ci pago le bollette. Poi se mi volessero offrire una colonnina su qualche settimanale , giuro che non mi offenderei mica.

Ti è piaciuto il libro? Posso dire che lo ho trovato veritiero al 100%, ed è proprio questo il suo punto di forza. E' una sorta di romanzo diario dove la nostra protagonista cresce, si adatta, si trasforma. Ci sono  amicizie che nascono,  fraintendimenti, tradimenti, consigli e molte email. Sorriderete in ben più di un occasione, ma vi lascerà con molti quesiti e quando il libro offre stimoli per conversare lo trovo sempre molto bello

Lo consiglieresti? Sì perchè siamo stati tutti Ida almeno una volta nella vita

Lo terrai? Almeno per il momento prevedo una seconda rilettura, quindi sì

Voto libro: 8,5



Commenti

  1. Io credo che nessuno, o per lo meno nel 99% dei casi, da adulto sia diventato ciò che immaginava da bambino!
    E giustamente pure, visto che da bambino 1) non sai quasi nulla del mondo quindi non puoi certamente scegliere con cognizione di causa e 2) non conosci nemmeno così bene te stesso e le tue capacità da poter decidere cosa fare nel futuro.
    Secondo me si viene più che altro influenzati da tv, genitori e compagni, e si va di fantasia!
    Figurati che io prima volevo fare la principessa, poi la ballerina (quando facevo danza), poi l'esploratrice tipo Tomb Raider, po nel corso della vita ho cambiato diversi lavori, più o meno sempre voluti, ma onestamente nemmeno adesso so con tanta sicurezza cosa vorrei fare nella vita
    Però tutto sommato devo dire che sono abbastanza fiera di me e di come sono diventata: insomma, escludendo le cose contingenti tipo lavoro, fidanzato ecc, (di cui ora come allora non mi importa molto -cioè ovviamente del lavoro sì visto che uno deve pur vivere in qualche modo ma non lo vedo come uno scopo della vita-) sono come avrei voluto essere: sportiva, indipendente, socievole, abbastanza colta e alla moda.
    Per questo non so quanto questo libro potrebbe coinvolgermi: mi ci rivedo poco già nella sinossi...Però non si sa mai, magari in alcuni aspetti potrebbe anche darsi che mi ci ritrovi!
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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    1. Una cosa che ho notato dei giovani di oggi è che stanno sempre molto attaccati al telefono e sperano tutti di diventare influencer come Chiara Ferragni, poi c'è onlyfans con la promessa di guadagni facili, se mi chiedi se il lavoro che faccio mi piace ti dico si, poi il lavoro al e con il pubblico ha molti pro e contro, mi piacerebbe guadagnarmi da vivere scrivendo, ma il mio lavoro mi pare un ottimo compromesso.
      BAci

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