BOOK REVIEW: L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL VEGETALE

Quando ho letto il titolo del libro, mi è  sfuggito un sorriso. Su Ibs non c'era l'estratto, su Amazon sì, solo che Amazon non è contemplato nella app per  il  cashback, mentre IBS sì ed ecco perchè lo ho acquistato qui.

Avete presente il film Jerry Maguire dove lei dice a "mi avevi convinto al ciao"? Ecco, il libro mi ha convinto dalle  prime righe di  presentazione.... Cioè voi resistereste ad uno che vi dice che non ha ucciso l'altro solo perchè vivevano in poco spazio e non c'era spazio  per soprammobili? Ecco questo libro mi ha convinto dalla sua presentazione e introduzione.

Ho una dieta prettamente vegetariana, ma i miei amici carnivori possono assicurare che non sono una di quelle che rompe,  ed ho  notato che ad ogni cena che  organizziamo loro mangiano la carne, ma per  me e anche per loro ci sono  verdure e piatti da condividere in  più. Piccole cortesie decisamente apprezzate. Però non sapete quante volte alla  frase "non mangio  carne"  la gente ti guarda strano e pensa che hai una dieta triste. A certe cene sono andata con la schiscetta e quando hanno visto l'abbondanza di colori, sono stati tutti incuriositi e hanno voluto assaggiare, ecco perchè portavo sempre una porzione molto abbondante :P

C'èè comunque chi pensa che la dieta vegetarian sia  triste, quella vegana addirittura di più. Eppure  se  ogni anno la settimana veg riceve molte iscrizioni e la percentuale di chi sceglie di non mangiare più carne aumenta, food blogger veg e ricette  fantastiche,  che se non sai essere vegane non lo diresti proprio.  Quindi se qualcuno continua a dirti che la tua è una scelta triste, digli  "Niente di più falso e questo libro ne è la prova". Certo poi c'è chi quando gli dici che è una ricetta vegana, alza gli occhi al cielo e tutti i complimenti diventano "eh ma si sente che manca x,y,Z". Se andate al romeo cat bistrot e prendete il dolce senza sapere che è vegano non v'è ne accorgerete.  Guardando questa foto direste che è un dolce vegano? No, Ve lo mangereste e fareste i complimenti.


Ecco io sono e anche in  questa situazione sarei  quella che tenta  di chiedere la ricetta.  Io lo mangerei e poi chiederei la ricetta. In questo caso ho un bel libro con un sacco di idee da cucinare e fare provare agli amici onnivori.



Evitiamo diti medi alzati (con il pensiero siate pure liberi di fare  ciò che volete, nella realtà mantenete una certa classe e fategli provare le ricette e state certi che alle varie cene troverete sempre più verdure  nei piatti.

Grafica accattivante, racconti che trovi all'inizio di ogni capitolo, oltre a piccoli aneddoti come preambolo delle ricette stesse, ti faranno fare più di un sorriso e vorrai provare tutte le ricette. Mi sono presa esattamente due giorni per decidere tra questo e un altro libro di cucina, ma alla fine sapendo che li avrei voluti entrambi, li ho giustamente ordinati tutti e due. 

Un libro, è proprio il caso di dirlo, per chi non si accontenta della solita minestra.


Focacce di Recco e pugliesi, gnocchi alla romana, lasagne al ragù, polpette al sugo, cotolette, sfogliatine di parmigiana, fritture svariate, cipolle caramellate. E poi i dolci (cheesecake con caramello salato, pasticciotti, salame di cioccolato) e le influenze più diverse (miso ramen, burrito prêt-à-porter, pita pulled pork). Fino agli immancabili piatti forti della casa: il Coso Cosato (in quale altro modo si potrebbe chiamare un vitello tonnato in chiave vegetale evitando contenziosi a tavola?), le orecchiette con cime Di Pazza, il Pazzamisù. La cucina di Luca e Riccardo è come il loro mondo: varia, colorata, allegra, capace di accogliere e valorizzare ogni sfumatura, ricca di fantasia e di sapori. In poche parole, (ri)piena della traboccante gioia di mettersi a tavola. In queste pagine, che raccolgono 80 ricette accompagnate da splendide fotografie, i Di Pazza ci portano in un viaggio all’insegna del gusto. E ricetta dopo ricetta, manicaretto dopo manicaretto, sfatano una volta per tutte la falsa credenza che la cucina vegana sia fatta di verdure crude con poche altre variazioni sul tema, di tristezza, di privazioni, di grandi sbattimenti e grandi spese per mettersi in pancia poco.

Ti è piaciuto il libro? Mi è arrivato ieri mattina e l'ho divorato (non in senso letterale) nella mia pausa pranzo comodamente seduta a casa. Lo ho trovato bello e ironico e se un libro mi lascia con un sorriso è sempre buono, poi qui di buono ci sono mille ricette, vabbè più di 80 che provano come non mangiare carne non sia triste per niente

Lo consiglieresti? Assolutamente sì, sia a chi vuole avvicinarsi ad una dieta vegetariana, vegana, per chi è curioso e per chi ha un amica che non mangia carne e mette in crisi il menu nelle cene...comunque vorrei dire tutti se dici mangiamo una pasta al pomodoro o aglio, olio e peperoncino? Tutti acconsentono. Se dici facciamo un piatto vegano storcono il naso, ecco vi dò una notizia bomba i piatti famosi e che piacciono nascono naturalmente vegani....

Lo terrai? Sì e posso dire che nonostante sia abbastanza compresso e tascabile, si tiene comodamente in borsa, se lo lanci secondo me può essere utilizzato come arma

Voto libro: 8,5, per la simpatia dei racconti tra i vari capitoli sarebbe un 10, ma visto che forse avrei gradito qualche foto in più mi fermo ad un meritatissimo 8,5

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