IL SOGNO DEL "MATTONE"

Stavo prendendo un caffè con un'amica e ci siamo trovate a parlare di case, di come molti vedono gli italiani come dei bambocioni, in quanto vivono ancora in famiglia. Conosco tanti che sono andati a vivere da soli, anche fuori città/regione/stato, ma poi sono dovuti tornare a vivere con i genitori. Un mio amico che deve il mantenimento mi ha detto "o così o non potevo pagare il mantenimento". Nel bar ho preso la mia copia settimanale di Donna Moderna e sia sulla copertina, che nell'editoriale si parla appunto di case, scelte, desiderante, vinte e/o perse.


Concordo con la direttrice di Donna Moderna, certe volte ti innamori a prima vista, che passi sopra a tutte le magagne, altre volte vai a vedere delle case che escludi a priori, ma guardi male chi esce/entra prima/dopo di te.

Così mi è venuto spontaneo pensare alle mie case, un totale di 3. La prima è quella dove sono nata e cresciuta fino al 2018, anno in cui abbiamo fatto dei lavori di ristrutturazione per venderla meglio e abbiamo preso una casa in affitto, pensando di starci per poco tempo invece no. Noi ci siamo sempre spostati in gruppo, solo mio fratello è stato fuori un anno e mezzo per lavoro. Nella prima casa diciamo che non pensavo a nulla, nella seconda, nonostante fossimo tutti insieme, l'affitto era a nome mio, qindi tecnicamente erano loro a vivere con me, qui ho migliorato molto il mio rapporto con le finanze, anche perchè affitto e bollette erano tutte a nome mio, quindi mi sentivo responsabile. Speravamo di riuscire a vendere casa presto, invece a causa di proposte troppo basse, proposte con mutui che non venivano approvati, ci abbiamo messo più del previsto, ma siamo usciti vincitori. L'appartamento era a due passi dalla stazione (facevo la pendolare giornaliera) e dal centro, vicino a negozi, bella grandezza (149 casa+30 di terrazza), ma le bollette erano delle vere e proprie stangate, quindi era un bene che non fossi da sola. Si vabbè da sola non avrei preso una metratura così grande, ma in certi casi condividere è la soluzione migliore. I gatti hanno apprezzato molto il terrazzio. Qui sono arrivati Joy e Simpa.

La casetta nel bosco è la terza e spero per me l'ultima. Abbiamo cercato e visitato tante case, altre siamo andati a vederle da fuori e depennate per distanza dal lavoro e da tutto. Questa aveva un vantaggio, il prezzo abbordabile per le nostre tasche, casa piccola ma con tutto, niente ristrutturazioni importanti da fare e giardino per lo zoo peloso. Si scalda in poco tempo e mantiene la temperatura. Lebollette sono decisamente più economiche rispetto alla casa in affitto. In più sono a soli 10-12 minuti dal lavoro e vicino alle Mole del Nera, quindi se mai diventassi ricca da far schifo non mene andrei ma penserei ad acquistarne un'altra in zona ed affittarla per la stagione turistica (nel weekend si vedono un sacco di persone fare gite di gruppo). Ha un difetto una salita stretta per arrivare e, difficile da trovare per i corrieri, motivo per cui mi faccio consegnare sempre gli ordini in ufficio. Tra tutti io sono quella che l'apprezza di più, insieme allo zoo peloso, certo diverse cose si possono migliorare, come il fatto che la spazzatura la devo portare sotto perchè il furgoncino non arriva, ma aspetto di risolvere un paio di cose e poi chiedo di venirla a ritirare a domicilio (la Tari la pago regolarmente) o, mi devono spiegare perchè non lo fanno. Abbiamo trovato qualche cucciolo di gatto e li abbiamo fatti operare tutti, così almeno il club peloso non si allarga a dismisura. Il giardino è bello, ma da marzo/aprile fino ad ottobre serve fare manutenzione almeno una volta al mese. Ammetto di essere fortunata, in quanto il compagno di mia cugina lo fa come extra ed aiuta un sacco. Di mio con le piante ho stabilito il patto "io non vi tocco e voi vi autogestite", per ora sembra funzionare. 

Quando uno cerca casa deve avere ben chiaro sia il tipo di abitazione che sta cercando, sia il budget che può realmente permettersi, in America in alcuni casi si fanno pre-approvare dei mutui,così cercano entro una certa cifra. Ho collezionato riviste apposite per mesi, cerchiando e prendendo appuntamento il sabato, poi alla fine avevamo scelto la casetta nel bosco ed un'altra, che aveva bisogno di ristrutturazione seria e abbiamo scoperto che era abusiva al 100%. Abbiamo portato il tecnico a vedere entrambe, ci ha fatto un preventivo per entrambe, alla fine la casetta nel bosco ha vinto. 

Vi consiglio di leggere il libro : 45 mq la misura di un sogno , chi  è alla ricerca di una casa e/o ci è passato si ritroverà in tantissime delle scene descritte.



La vita da fuori sede non è facile. Ne sa qualcosa Neve, ventinove anni, che da dieci vive a Roma. Eroina romantica dei nostri tempi, ha lasciato il suo paesello in Molise, la "regione che non c'è", con un diploma in tasca e tanti sogni da realizzare. Al volante della sua Malincomacchina - l'auto in cui canta a squarciagola canzoni strappalacrime -, si è spostata di continuo fra appartamenti vari, traslochi traumatici e impieghi improbabili. Ora finalmente sembra aver trovato un po' di stabilità: lavora in una piccola agenzia viaggi, condivide un monolocale con l'amatissimo fidanzato Omar e, appassionata di shopping on line, naviga in cerca di offerte e di risparmio, armata della sua carta prepagata. Costretta a tornare in Molise per il funerale del nonno, ad attenderla trova una sorpresa che le stravolgerà la vita: il vecchio, che aveva fama di taccagno rubacuori, aveva messo tutti i suoi risparmi su un libretto postale intestato a lei sola, aperto il giorno della sua nascita. D'un tratto Neve si ritrova fra le mani duecentotrentamila euro e un cuore da aggiustare, perché Omar la lascia all'improvviso... Rimasta senza amore e senza un posto in cui vivere, decide di investire l'eredità del nonno nell'acquisto di una casa: un rifugio, una tana dove sentirsi al sicuro. Inizia così una tragicomica odissea nella giungla del mercato delle case, tra mansarde al diciottesimo piano senza ascensore, luminosi gabbiotti abusivi vista tangenziale e esclusivi miniappartamenti...

Quindi prima di dire che uno è un bamboccione perchè vive in famiglia deve capire diverse cose: ci sono motivi di salute per cui i genitori hanno bisgono di aiuto, lo stipendio percepito non permette di pagare affitto, bollette e cibo tutto insieme. Se hai contratti a tempo determinato, non te la senti mica di imbarcarti inmutuoi che non sei sicuro di poter pagare. Se uno è separato/divorziato con prole diciamo che tornare a vivere con i genitori serve a far quadrare i conti. Poi se uno vive bene con la propria famiglia, ci si aiuta con bollette & co. perchè deve essere considerato un bamboccione?

A me è andata bene a livello di prezzi, banche & co, ma ora molti che vorrebbero comprare casa si trovano con mutui decisamente più alti rispetto a due anni fa, anche nel 2008 c'è stata la bolla immobiliare, ma nonostante tutto credo che se uno può l'investimento migliore resta sempre il mattone.

Voi cosa ne pensate? Che avventure/disavventure avete avuto nella ricerca di casa?

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