BOOK REVIEW: FOTTUTA CAMPAGNA

E dopo il libro BOH, vi parlo di un libro SI', ovvero che dovete assolutamente leggere, sia che siate convinti amanti della città, sia che vi siate trasferiti  o avete in previsione di farlo. Questo è uno dei primi acquisti letterari dell'anno e mi è piaciuto tanto che verso gli ultimi capitoli ho centellinato gli ultimi capitoli e poi ho deciso. Lo ho letto da capo, trovandolo ancora meglio della prima lettura. 

Sarà che ormai son quasi due anni che abito nella casetta nel bosco, ma mi sono ritrovata in determinate scene descritte, ho sorriso molto e quando un libro  mi fa sorridere così è difficile che poi ne legga subito un altro, ma è anche vero che ho una colonnina di acquisti che necessita di essere smaltita.

Parliamo dell'autrice, ammetto che fino alla lettura di suoi due articoli sulla rivista TERRA NUOVA, onestamente, molto candidamente ammetto che, ne ignoravo l'esistenza. Ora la seguo anche su Instagram e consiglio anche a voi di fare lo stesso.


Il buio, in campagna, è come il ragazzo della ONG che raccoglie le firme per strada: se restate calmi e proseguite decisi nel vostro percorso, lui s’intimorisce e non vi disturba, ma se gli fate sentire l’odore del panico è finita.

A 31 anni Arianna decide che l’aria di città è diventata irrespirabile. L’insofferenza verso i ritmi urbani, lo smog, gli snob fissati con i prodotti bio e l’inquinamento acustico, è salita alle stelle e l’unica soluzione accettabile, per lei, è quella di mollare tutto e partire. Nella zona dell’Oltrepò pavese trova un vecchio fienile e, col cuore colmo di entusiasmo, si lancia in una nuova vita, totalmente diversa da quella di prima. A bordo di un enorme fuoristrada, insieme ai suoi gatti e al cane, che con lei saranno i protagonisti di molte vicende del libro, parte per la grande avventura. Ma nel brusco passaggio dall’esistenza di cittadina sempre in viaggio per lavoro a quella di misantropa che va a letto con le galline, scoprirà che la vita tanto agognata nasconde in realtà aspetti non proprio esaltanti. Da qui il racconto esilarante di tutte le sfide che la condizione rustica pone: dalla descrizione dei vicini, in verità lontanissimi, al resoconto atterrito delle sagre di paese, dall’analisi del cibo spacciato per biologico nei supermercati alla scarsità di genere maschile appetibile nel raggio di chilometri, il libro è una spassosa panoramica sulla vita in campagna, distante anni luce dalle pastorellerie e dai quadretti bucolici della tradizione. Con grande ironia e situazioni paradossali, Fottuta campagna evidenzia le difficoltà pratiche del mondo green, l’isolamento cui necessariamente costringe la vita agreste, le strazianti conseguenze della lontananza fisica dal consesso civile. Un anti-inno alla semplicità della vita all’aria aperta che mette in guardia da un’idea molto diffusa e forse troppo idillica della campagna.

Avete mai detto o pensato "mollo la città e me ne vado in campagna?" Ecco, prima di farlo pensateci molto molto bene, che spesso la realtà si discosta dalla nostra immaginazione. Vi dico che mi sono scoperta più campagnola di quanto pensassi e invece altri no. Praticamente quelli che amano di più la casetta nel bosco siamo io e lo zoo peloso. Evito di ordinare cibo con Glovo & Co, perchè un paio di volte ho provato a farmi consegnare ordini nella casetta nel bosco e a parte una donna che si è fatta guidare al telefono, hanno tutti problemi a trovarla. Secondo me anche i ladri appena vedono la strada cambiano idea, io al massimo posso mettermi a cercare con loro ricchezze di cui ignoro l'esistenza (e il mio conto in banca pure), quindi gli ordini online generalmente li faccio consegnare in ufficio e se capita che l'ufficio è chiuso li faccio lasciare dal fruttivendolo accanto. In agosot, ho evitato di ordinare o meglio ci ho provato con Bonprix e ne sono uscita vincitrice, ma il corriere era decisamente provato e quindi ho detto a me stessa mai più consegne a casa, ma sto come al solito divagando.

Torniamo al libro: copertina e titolo bellissimi e accattivanti, cioè senza leggere altro mi sono convinta, poi sono andata alla trama ed è spuntato il primo sorriso, così mi sono detta "lo voglio" e me lo sono regalata. Mai regalo per lo spirito è stato più azzeccato. Avete presente il detto "tutto il mondo è paese?" E' assolutamente vero, ci sono determinati comportamenti che trovo molto più spesso nei paesi, che in città. Vi faccio un esempio stupido, il giorno del trasloco era caldissimo e sono andata al bar vicino casa a prendere acqua e birre per la ditta, mi sono sentita super mega osservata e per evitare domande su domande ho subito detto "mi sono appena trasferita", come accade che nei bar di paese quando vedono un volto nuovo lo scrutano molto, cosa che in città non accade...ormai ci ho fatto il callo e non sono neanche più una novità, ma in ogni caso mi godo il cappuccio! 

Ti è piaciuto il libro? Non so se perchè ormai vivo nella casetta nel bosco, che poi a differenza dell'autrice, ho una discesa e posso raggiungere a piedi un mini market, un bar e non sono poi così isolata, ma la strada non è delle migliori, ma io ho adorato ogni singolo capitolo e mi sono annotata diverse cose. Mi è piaciuto tantissimo

Lo consiglieresti? Assolutamente si, ho esordito scrivendo proprio nelle prime righe del post che merita di essere letto da tutti.

Lo terrai? E' entrato di diritto nei libri che intendo rileggere, quindi resterà con me per un bel po'

Voto libro: 9,5 ma non do il 10 solo per invidia (genuina sia chiaro) al fatto che non lo ho scritto io, ma giuro che sto prendendo appunti:P


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