FOOD: CACIO & PEPE

C'è un piatto che adoro, ma non ho mai nemmeno provato a cucinare in casa, ma, ogni volta che sono a Roma c'è un localino del centro che fa dei tonnarelli cacio e pepe che sono la fine del mondo. Ed è dire poco!


Ma oggi mi sono fermata al bar vicino casa, visto che mi fa il favore di prendere Donna Moderna per me, evitandomi dei giri alla ricerca, ogni venerdì mi fermo e mi coccolo con un cappuccino. Ma come al solito sto divagando, così leggendo l'ultimo numero della rivista, che consiglio per gli articoli di finanza spiegati in maniera semplice e comprensibile, c'era un articolo proprio riguardante la cucina romana e appena ho visto la ricetta CACIO & PEPE ho pensato, che niente devo provare a rifarla, quindi questo weekend mi compro gli ingredienti e ci provo. 

Quando ho detto ad una mia amica le riserve sul rifare la ricetta mi ha detto "ma perchè?", il motivo è semplice, ho paura di fare la salsina o troppo densa o troppo liquida, mi da l'idea di dover essere fatto tutto al momento...quindi per chi come me vuol provare a rifarla vi copio la ricetta:




La ricetta per 4 persone é:

il cacio è fondamentale e non va sostituito con altri formaggi, Il trucco è creare prima la cremina versando in una ciotola 165 gr di pecorino romano grattuggiato finissimo con 2 cucchiaini di pepe nero pestato nel mortaio e 1 mestolino di acqua di cottura della pasta (falla raffreddare un attimo altrimenti il pecorino non si scioglie bene e fa i grumi).

I 400 grammi di spaghetti ( a Roma fanno i tonnarelli che secondo me sono anche meglio) che hai lessato, scolali con un colapasta col manico e versali subito nella ciotola, mescola bene, aggiungi 1 o 2 cucchiai di acqua di cottura (questa volta bollente) per allungare la crema. Servi con pepe nero e pecorino a parte.





Poi per chi ama i libri come me e vuole addentrarsi nel magico mondo della cucina romana, consiglio il libro Il Sapore di Roma, di Guido Tomasi Editore (costo 30 euro)

Tutto l'amore di due americane per la loro città adottiva è racchiuso in queste pagine. Il sapore di Roma ha conquistato il loro palato e stravolto del tutto le loro vite. Così Katie Parla, giornalista, e Kristina Gill, fotografa, hanno deciso di unire le loro visioni della Capitale in un lavoro unico. Molto più che un libro di cucina: i piatti della tradizione romana e le loro innovazioni contemporanee si fondono perfettamente con gli scatti che ritraggono la città eterna in tutta la sua bellezza. Una ricca collezione di ricette che abbraccia tutti i sapori di Roma, dal salato al dolce, senza dimenticare i drink. Grande attenzione viene rivolta anche alle minoranze etiche: impossibile non riconoscere i contributi della cucina ebraica romanesca. Pur riconoscendone i fondamenti, le autrici cercano di scardinare lo stereotipo secondo cui l'unica autentica cucina romana è quella ultra tradizionale, dimostrando come si sia passati dalle ricette originali alle variazioni che conosciamo oggi. Il classico abbinamento cacio e pepe, ad esempio, originariamente utilizzato solo per la pasta, ora insaporisce anche i supplì. Il pollo alla romana, nato come piatto estivo, adesso è anche una farcitura per panini. Nuovi utilizzi che non stravolgono in alcun modo la tradizione, ma rappresentano il culmine della secolare evoluzione di questa cucina.

Ciò non toglie che se volete andare al ristorante e ordinare un bel piatto di cacio e pepe, nulla ve lo vieta!

Commenti

  1. Buoniiii i tonnarelli cacio e pepe!
    Anche io li adoro (come pure la pasta alla Gricia, titpica anche questa romana, che se non hai mai provato ti consiglio assolutamente di fare)!!!
    Ok, onestamente parlando, la cucina che preferisco in assoluto è quella siciliana, che per me rimane imbattibile, e poi quella napoletana (di cui, per fortuna, mamma è esperta): la cucina romana ha sicuramente dei piatti buoni ma per il mio gusto personale: 1) non sono niente di così eccezionale e 2) non sono nemmeno tantissimi come varietà.
    Poi, ripeto, molto dipende dal gusto personale: a me piace molto il pesce, ad es., quindi probabilmente è naturale che preferisca una cucina che lo preveda di più.
    Comunque mia mamma ogni tanto li fa i tonnarelli cacio e pepe, e li sa fare pure molto bene, ma li fa raramente perchè dice che deve trovare il pecorino quello buono stagionato non so come...boh!^^
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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    1. Capisco tua mamma, perchè per far venire buono questo piatto servono determinati ingredienti. Magari ci provo a rifarlo, ma di sicuro me li concedo la prossima volta che sono a Roma, che c'è un ristorante del centro che li fa veramente buoni. Mi sembra si chiami il raviolo fritto o qualcosa del genere!!!!

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  2. Ecco un piatto che vorrei assaggiare e che immagino infinitamente buono ma voglio andare sul posto ogni prelibatezza va gustata da chi la sa cucinare bene

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    1. Lo ho provato in un ristorante del centro a Roma e ho adorato tutto, tanto che poi è diventata tappa fissa del pranzo. Te li servono nel padellino e sono buonissimi!!!

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