BOOK REVIEW: STRINGIMI A TE DI SARAH MAESTRI

Causa endometriosi, diciamo che è molto difficile avere figli biologici. Lo ho scoperto per caso nel 2012, dopo una rimozione di una cisti ovarica controllata per due anni, quando mi sono risvegliata dall'operazione mia madre mi ha riferito ilt utto e la frase della dottoressa "Se vuole avere un figlio questo è il momento giusto", La mia risposta è stata: "ci stavo giusto pensando" e non perchè non ci fosse qualcuno. O meglio, diciamo che c'era ma a breve non ci sarebbe stato più. Non ho mai sognato i 9 mesi della gravidanza, ma secondo i miei amici ho un forte spirito materno. Quando facevo la baby sitter credo che molti pensassero, che quella bambina fosse mia figlia. Infatti una volta ho incontrato una mia amica con la sua piccola e mi ha chiesto "ma è tua?" e io "no le faccio da baby sitter". 

Però ho sempre pensato di adottare, peccato che da single sia quasi impossibile. Dico quasi, perchè alcuni casi particolari lo permettono, vedi la storia di Luca Trapanese, ma si sa che la burocrazia è complicata. Quando ho letto che questo libro è la storia vera dell'adozione da single di Sarah Maestri, lo ho ordinato e lo ho divorato in due pomeriggi. 

«Il tuo grido d’Amore, quella parola, "mamma", uscita dalla tua bocca, ha sconvolto la mia vita, trasformandola da mia in nostra.»

«Avere cura di qualcuno è la forma d'amore più grande. Ecco, Sarah lo ha fatto e ora è madre di Alesia, ed esserlo vuol dire generare altro amore.» - Nek

«Dovevano stare insieme solo per qualche giorno. Poi, tra Sarah Maestri e la piccola Alesia si è creato un legame indissolubile» - Giorgia Nardelli, Donna Moderna

«Sarah non pensava all'adozione, voleva solo far passare un periodo spensierato a quella piccola rimasta sola al mondo e che le ha conquistato il cuore, ma poi ha deciso di adottarla.» - Andrea Camurani, Corriere della Sera


Sarah aveva poche certezze nella vita. Una di queste era che non provava il desiderio di avere un figlio. Si sentiva realizzata con il suo lavoro, la sua famiglia e i suoi amici. Fino a quando uno di loro le chiede di ospitare per qualche giorno una bambina che vive in orfanotrofio, venuta in Italia per le vacanze. Con un po' di incoscienza, Sarah accetta. Ancora non sa che quell'incontro le cambierà la vita. All'aeroporto arriva trafelata e in ritardo. Cerca tra la folla il gruppo di bambini e poi la vede. Vede le sue trecce ben ordinate, i suoi occhi che raccontano più di tante parole. Sente la sua risata contagiosa. E non c'è bisogno d'altro. Alesia entra nella vita di Sarah per non uscirne più. Giorno dopo giorno, quella bambina le insegna a non avere paura dell'amore e la trasforma in ciò che ha sempre temuto di diventare: una madre. Non solo nei momenti felici, ma soprattutto in quelli più difficili, in cui gli ostacoli sembrano insormontabili. Perché è questo che fa una madre: sbaglia, si rialza, ci riprova, combatte, protegge, si arrabbia, trasmette coraggio e fiducia. Eppure manca qualcosa. Sarah sa che solo adottando Alesia potrà darle la famiglia e l'affetto di cui ogni bambino ha bisogno. Ma è una donna single e per la legge italiana adottare è difficile, quasi impossibile. Scoprirà che nulla lo è davvero quando è in gioco il futuro di Alesia. Sarah Maestri è riuscita a adottare Alesia dopo anni di battaglie. È stata una delle prime donne single in Italia a farlo. In questo romanzo racconta come una madre abbia trovato, senza saperlo, la figlia che ha sempre cercato. Tra inciampi e risate, vediamo il loro legame nascere, crescere, diventare concreto. Non ci sono stati nove mesi di tempo per conoscersi, nove mesi di ansie e di gioie. È bastato un attimo, a cui ne sono seguiti infiniti altri. Attimi di cui è fatto l'amore più bello che ci sia.

Le domande che si pone Sarah, sono quelle che mi pongo io, ma credo che le ponga qualunque persona voglia diventare  o stia diventando genitore: SARO' CAPACE?

Poi leggi delle varie udienze con dottori & co e pensi "Oddio e se pensano che non sia adatta?"...Al momento mi sono informata, potrei chiedere l'affidamento non essendo sposata, ho anche scoperto che si può avere un sostegno economico per l'affido, ma non assicuro che sia uguale in tutta Italia. Quello che mi metterebbe pensiero è essere giudicata non idonea dato che sto sempre in ufficio, ho qualche risparmio ma non tantissimi e la casa è piena di animali e  nel bosco. ...però chissà che prima o poi non mi venga il coraggio di fare parte dei programmi di ospitalità temporanei?

Ma torniamo a noi. Il libro è comodissimo da tenere in borsa, anche se una volta iniziato lo terminerete in pochissimo tempo. Vi spiega l'iter complicato di un'adozione da single, i viaggi, le scartoffie da fare e rifare, ma alla fine l'epilogo felice c'è e quindi si, diciamo che è difficile ma non impossibile. 

Ti è piaciuto il libro? Moltissimo, poichè nella semplicità spiega la complessità dell'adozione e la differenza tra affido/ospitalità e adozione.  Pensate che sarà un percorso di trekkinfùg difficile e accidentato, ma se tutto va bene, in vetta sarete ripagati da una vista bellissima!

Lo consiglieresti? Assolutamente sì, magari vuoi adottare ma non sai dove partire. PEnsi che per te sia complicato e impossibile, allora è il libro che fa per te.

Lo terrai? Sì, anche perchè la copertina è meravigliosa

Voto libro: 9

Commenti

  1. Anche io, pur non avendo il minimo istinto materno (anche se, non capisco perchè, sembra che comunque piaccia tantissimo ai bambini...), ho sempre pensato che, se mai nella vita mi venisse la voglia di avere un figlio, lo avrei ssenza dubbio adottato.
    Anche se potrei averne tranquillamente in modo naturale mi sembra proprio sbagliato mettere in un mondo sovraffollato un'altra persona quando ci sono tanti bambini che, poverini, già ci stanno e nessuno se ne occupa.
    Però, come ti ho detto, non ce l'ho per niente tutta questa voglia di maternità ( che per me rappresenterebbe soprattutto un grrossissimo limite alla mia libertà, cosa che ritengo fondamentale) quindi non so quanto poterebbe interessarmi un libro del genere, anche se ammetto che sarebbe utile quantomeno per capire quanto possa risultare difficile effettivamente pensare all'adozione!
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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    1. Forse i bambini vogliono farti cambiare idea? Al momento diciamo che non sono interessata a essere madre, biologicamente impossibile, adottando si, pagare per la burocrazia meno ma mai dire mai. Diciamo che sono sempre stata per l'adozione, quando sarà possibile anche per i single sempre allora ci penserò

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