BOOK REVIEW: IO & RHETT DI CHIARA MOSCARDELLI

 C'è chi ha letto il libro della Moscardelli, terminandolo piangendo E c'è chi dice di no. Mentendo.

La mia scelta di libri è dettata spesso dal genere, ma anche dall'autore e devo dire che la Moscardelli mi è sempre stata molto simpatica. Poi con questo libro mi ha conquistata ancor prima dell'uscita in libreria. PErchè? Ma perchè è una storia vera e c'è un gatto. E dove c'è un peloso c'è un pezzo di cuore. ALmeno per me. Non ho mai comprato nessun animale, non giudico chi lo fa, ma penso che al canile/gattile ci sia il compagno giusto per te. Tranquilli non scegliamo noi, scelgono loro ma ci fanno credere il contrario.

La copertina e la grafica interna del libro sono meravigliose, i consigli di Rhett perfetti e diciamocelo, questo libro è dedicato al gatto che ha saputo far prendere consapevolezza di sè all'autrice. 
È un pomeriggio di fine gennaio quando Chiara incontra Rhett, otto anni e dodici chili di morbidezza. Il proprietario è morto all'improvviso e una collega le chiede di prendersene cura. La sua risposta è categorica: sarà solo per qualche giorno. Non diventerà mai una di quelle che trattano i gatti come figli, questo deve essere chiaro. Quando però lei e Rhett restano da soli, qualcosa cambia. Sarà l'aria da duro che ha dipinta sul muso o l'espressione enigmatica con cui la guarda, ma Chiara ne rimane totalmente conquistata. Da quel momento Rhett diventa un improbabile compagno di vita: amico, confidente e - perché no? - silenzioso consigliere. E così, mentre Chiara cerca di cavarsela tra una pandemia che sembra infinita e una serie di disavventure davvero incredibili, sarà proprio Rhett a insegnarle, giorno dopo giorno, che la vita vale la pena di essere vissuta. Sempre e comunque. Dopo Volevo essere una gatta morta e Volevo essere una vedova, Chiara Moscardelli torna al racconto autobiografico: brillante, acuta e pungente come solo lei sa essere, ci regala una storia di crescita e accettazione. Con un protagonista d'eccezione: il gatto Rhett, l'unico maschio alfa che tutte le donne vorrebbero avere al proprio fianco.

Man mano che lo leggevo, mi trovavo a pensare "oh ma i miei mi chiedono sempre cibo, un po' di consulenza come Rhett no?", seguito da "io i suoi consigli li seguirei a mani basse. O dovrei dire a zampe. Vuoi o non vuoi io ho 7 gatti ufficiali in casa più un cane nelle ultime tre estati ho perso un gatto, altrimenti saremmo sui 10 (sì mi sto avviando sulla strada della gattara), più altri 5 trovati nel giardino, di cui, me ne resta solo uno da far sterilizzare. Ma il gatto mica è d'accordo. Quasi quasi provo a parlarci.

Se la pet therapy ha successo un motivo c'è anche i ragazzi che soffrono di autismo ne hanno tratto giovamento e anche l'autrice è la dimostrazione che la pet therapy è assolutamente efficace. Chi non ha un animale dice "no i gatti sul letto/divnao/poltrona mai", "tu vizi troppo i tuoi gatti", poi quando un peloso entra nella vita di queste persone, queste sono le prime a capitolare....

Ma n mano che avanzavo nella lettura mi sono trovata a sorridere e ad essere sempre io quasi d'accordo con Rhett. Adesso esigo che ogni terapeuta abbia nello studio un gatto come Rhett. Onestamente, pagherei più volentieri la parcella al gatto che al terapeuta umano.

Quando sono arrivata ai capitoli finali, ho rivissuto diversi momenti con i gatti. Dove lo ammetto prendere certe decisioni è difficilissimo e a volte aspettiamo, sperando che la natura ci aiuti, ma spesso è un aiuto evitargli dolori e sofferenze inutili. Però lo dico sono arrivata alla fine piangendo, un po' come quando ho letto Io prima di te, ma in questo caso io so perfettamente cosa si prova in determinati momenti. Ma poi ho sorriso, perchè ho pensato che nei capitoli ci sono stati tanti insegnamenti e tante conquiste per l'autrice, ma anche sicuramente per qualcuno che aveva bisogno di essere spronato.

Ti è piaciuto il libro? Piaciuto è dire poco, lo ho amato da principio. LA gtafica fantastica. Lo stile di Rhett meraviglioso (somiglia ad uno dei miei gatti anziani). Adesso lo so che per un po' faticherò a leggere altri romanzi, quindi i prossimi acquisti letterari saranno libri di cucina. 

Lo consiglieresti? Chi ha un amico peloso o anche un semplice pesce rosso DEVE acquistarlo e leggerlo, perchè tutti parliamo con i nostri animali, solo che la Moscardelli è riuscita a tradurre dal miagolese all'italiano. PEr chi non ha animali, lo consiglio caldamente. Magari riescono a comprendere noi padroni di pelosi leggermente di più. Consiglio di segnarsi le lezioni e i consigli di Rhett, sono certa che torneranno utili!

Lo terrai? Ma che domanda...ovviamente sì!!!

Voto libro: 10. Raramente do questo voto ma se lo merita tutto con tanto di lode


Commenti

  1. Spero che grazie a questo libro tanta gente cambi idea sui gatti, che purtroppo sono considerati ancora come animali poco affettuosi ed egoisti. Io posso smentire questa idea perchè ho dei gatti e ognuno di loro ha un carattere di erso ma sono tutti affettuosissimi.

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    1. Questo libro può aiutare, ma credo che solo vivere con un gatto possa realmente far cambiare opinione. I miei sono dolcisismi ma con un determinato carattere e preferenze, poi basta che ti guardino e ti sciogli!!!

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