BOOK REVIEW: FACCIAMO FINTA CHE MI AMI

Non sono capace di dire bugie, dovrei ricordare esattamente cosa ho detto a chi e, dato che la mia memoria fa cagare, non mento, al massimo ometto o se tipo c'è un'amica che si prova un vestito che a me non piace, ma che la fa impazzire, mi limito a sorride e dire "deve piacere a te".

Mettiamo caso che ti invitino ad un matrimonio, dove non solo non puoi evitare di andare, in quanto sorella della sposa, ma sei la testimonne e il bello è che il testimone dello sposo è il tuo ex e tu hai detto a tua madre che andrai con il tuo fidanzato. PEccato che non esiste, quindi ti ingegni per trvare chi può accompagnarti, ma niente, nisba, almeno fino a quando senti una voce alle tue spalle che dice "vengo io con te". Tutto risolto? Assolutamente no, èperchè la voce appartien al collega/spina nel fianco. Tutti trane lui, solo che andando avanti diciamo che la spina nel fianco diventa l'opzione migliore. Anche perchè lui si palesa nel momento giusto e nei modi giusti, ma la domanda è lo farà per piacere o per rendiconto personale.

Oddio forse dovrei dire di quale libro si tratta:

Una festa di matrimonio in Spagna. Un fidanzato per l'occasione. Cosa potrebbe andare storto?

La regola non era che mentire è concesso solo se può aiutare a tirarti fuori dai guai? Per molti sì, ma non per l'imbranatissima Catalina Martín. Lei è riuscita a infilarsi in un pasticcio di proporzioni incalcolabili, e invece di uscirne sembra sprofondare sempre più giù. Per darsi la zappa sui piedi le è bastato sapere che il suo ex fidanzato, Daniel, il bastardo per cui è scappata a New York dalla minuscola città spagnola dove è cresciuta, farà da testimone di nozze all'imminente matrimonio di sua sorella... accompagnato dalla stupenda nuova fidanzata. Al telefono Catalina è riuscita soltanto a dire che anche lei si presenterà con il suo bellissimo e innamoratissimo fidanzato americano. Peccato che lui... non esista! E adesso dove lo rimedia uno con cui fare colpo su parenti e amici e non vedersi umiliata davanti a tutta la sua famiglia? Le bugie sono come le ciliegie, una tira l'altra: così Catalina ha chiesto ad Aaron Blackford di fingersi il suo fidanzato in cambio di un viaggio in Spagna di tre giorni. Ma Aaron Blackford non è il collega-avversario che in ufficio la mette sempre in difficoltà e che lei detesta amabilmente? Proprio lui!

COME COMINCIA
«Ci vengo io al matrimonio con te».
Mai, neanche nei miei sogni – e, credetemi, ho una fervida immaginazione – avrei pensato di sentire quelle parole pronunciate dal proprietario di quella voce calda e morbida.
Guardai con attenzione la mia tazza di caffè, in cerca di eventuali residui di sostanze allucinogene che potessero spiegare l'accaduto. Ma niente.
Non c'era nulla. Solo quel che rimaneva del mio americano.
«Se ne hai un bisogno così disperato, ti faccio io da accompagnatore», ribadì la stessa voce profonda.
Alzai la testa, gli occhi sgranati. Ero sul punto di parlare, ma alla fine tenni la bocca chiusa.
«Rosie...», mormorai, bloccandomi subito però. «È davvero lui? Lo senti anche tu o qualcuno mi ha drogato il caffè?».
Rosie, la mia migliore amica e collega alla InTech, l'azienda di consulenza a New York dove ci eravamo conosciute e lavoravamo, annuì lentamente facendo oscillare i riccioli scuri, mentre sul viso dai lineamenti dolci si disegnava lo stupore. Abbassò la voce: «Sì, è lui ed è proprio qui». Sbirciò alle mie spalle. «Ciao, buongiorno!», lo salutò in tono allegro, per poi tornare a guardarmi in viso. «Giusto dietro di te».

Si dice che il confine tra l'amore e l'odio sia molto labile e spesso si confondono, effettivamente per i primi capitoli non capisci l'antipatia di lei verso lui, ma i dialoghi ti ruberano più di un sorriso. In totale sono 27 capitoli che pensavo di centellinare per una settimana intera e invece lo hio finito in due pomeriggi, perchè dovevo sapere come andava a finire e se il mio sesto senso aveva visto giusto. A pagina 333 ho esclamato "oh lo vedi che aveo ragione io?". L'unica cosa che non riesco a prevedere è la sestina del superenalotto, oddio forse dovrei giocarci ma questa è un'altra storia.

Ti è piaciuto il libro? Moltissimo, ben scritto, i personaggi principali e secondari riesci ad immaginarli perfettamente, ma sono i dialoghi e le parole in spagnolo sparse per i vari capitoli, ti ruberano ben più di un sorriso.

Lo consiglieresti? Sì, anzi lo ho già fatto sia con amiche che con amici maschi che sanno apprezzare un buon libro.

Lo terrai? Forse, anche se in realtà ho promesso di prestarlo/regalarlo ad un amico. Alla fine lo ho regalato con tanto di dedica al mio amico!

Voto libro: 8

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