BOOK REVIEW: L'APERICENA NON ESISTE

Devo fare una piccola premessa, ovvero ultimamente nella pausa pranzo ho rivisto con piacere l'edizione di Masterchef Italia 3, riguardando e ricordando con simpatia alcuni concorrenti, immaginanado e sognando che un giorno facciano una versione vegetariana del programma, questa sarebbe un ulteriore prova del fatto che mangiare veg non è triste, anzi. Devo confessare anche che mentre leggevo il libro stavo mangiando una quantità imprecisata di salatini, a mia discolpa posso dire che sono in fase premestruale dove normalmente viene voglia di cioccolato, a me di patatine e junk food salato in generale, ma leggendo ho anche pensato alla mia dieta e come è cambiata negli anni e come posso migliorarla ancora. Dopo la puntata finale dell'edizione 3 del programma ho pensato "chissà che fine ha fatto il dottore?", così il magico mondo del web mi è venuto in aiuto presentandomi il suo sito e li ho visto che oltre al libro di ricette, c'era anche questo...beh che fai te ne privi? Mi ha incuriosito molto la descrizione

L'alibi di qualsiasi dieta è che non si può seguirla, perché si mangia sempre fuori casa. La vita sociale, quella reale, si svolge ormai esclusivamente nei bar, nei locali, nelle osterie. Come salvarsi da questo assalto quotidiano alla linea, conservando il sorriso sia al ristorante sia sulla bilancia? Un libro che non prescrive una dieta da seguire né per una settimana né per tutti i giorni dell'anno, ma che indica soluzioni semplici, da prendere come abitudini, cui tener fede nella maggior parte dei pasti, per godersi la vita di tutti i giorni, per perdere peso e per rimanere in salute, malgrado cocktail, aperitivi e spuntini al bar. Ogni capitolo prende in esame una situazione: la colazione, la pausa pranzo, il ristorante, l'aperitivo, le cene di lavoro, le feste, la notte, le vacanze e la domenica. Per ogni occasione sono proposti dei consigli, frutto di anni di esperienza sul campo e della revisione della più autorevole letteratura scientifica, per rimuovere l'alibi che pranzare fuori casa impedisca di mantenersi in forma. Un prezioso manuale di istruzioni per incontrare la soddisfazione del sapore senza doversi mai più mettere a dieta.


Posso dire che sono abbastanza d'accordo con il doc, non su tutto certo,ma in linea generale si può migliorare la dieta giornaliera senza rinunce, anzi impaando a scegliere. Vi faccio esempi personali su come mi baso sulla scelta di cosa mangiare (ok i salatini sono un discorso ormonale decisamente a parte)

Sono sazia più a lungo quando faccio colazione con oatmeal/porridge e frutta secca, rispetto a quando faccio colazione con cappuccino e brioche (che ultimamente tendo a limitare al weekend)

Il riso mi sazia più a lungo della pasta, anche se non ne mangio moltissima, però la mia nonnna materna la pensava al contrario, diceva di aver fame dopo una mezz'ora che aveva mangiato il riso.

Ma torniamo al titolo. E' da anni che dico che l'apericena è una semplice questione di marketing, In centro città fino a prima della Pandemia c'er aun bar che ti offriva un aperitivo dove l'apericena era vero, c'era una gran scelta di cibo, quindi potevi scegliere bene (si ok non tutti sanno scegliere bene), certo non era economico ma ci stava. Ci sono tornata un paio di anni fa, stesso prezzo, materia pima più scadente, l'unica cosa che ho trovato giusta la grandezza del piatto. Dato che il potere di acquisto è rimasto invariato da anni, ma il fascino dell'aperitivo non cade, c'è un bar che ti fa pagare il drink e lo accompagna con un piatto grande dove metà è pieno di patatine, poi un piccolo angolo è dedicato alle olive e alle carote tagliate a bsastoncino e infine 3 mini bruschette. Se c'è quella con il pomodoro è la mia, poi ho sempre scelto carote e olive, ma qui rischi di riempirti di patatine in quanto i camerieri appena vedono che non c'è molto cibo sul piatto te ne portano uno pieno. Allora un paio di volte ho evitato di prendere il piatto dell'aperitivo ma di ordinare una pizza con fiori di zuca, mozzarella e alici. ho provato a offrire alle mie amiche ma loro preferivano le patatine. Però è vero sembra che tutta la nostra vita sociale scorra in balia del cibo.

Come fare per non diventare pazienti del Dott Nowzaradan e scegliere cibi salutari, mantenendo una buona vita sociale? Fidatevi non è una missione impossibile. Ecco cosa mi sono annotata durante la lettura, scoprendo piacevolmente che già diverse cose le metto in atto di mio, ma come dico sempre si può migliorare ancora un pò.

Colazione: è il pasto più importante della giornata e pensate che io per anni l'ho saltata, ora no anzi cerco di variarla il più possibile, provate a fare questa prova: un giorno fate colazione con cereali integrali, latte o yogurt, frutta fresca e frutta secca e un caffè, poi uscite mettendo un frutto in bors...il giorno dopo uscite a stomaco vuoto e senza portare nulla in borsa, cosa sceglierete? Sono abbastanza certa che vi mangerete un bombolone alla crema, che è buonissimo ma che dopo un'ora vi farà tornare fame. ALmeno io ho notato che il porridge mi tiene sazia così a lungo che alle vote potrei saltare lo snack mattutino/pomeridiano che faccio conn la frutta. Spesso molt fanno la colazione al bar, ma non sempre si trovano prodotti di qualità, però non diciamo che i bar sono il male, anzi mi ripormetto di provare un bar del centro che fa del bio la sua filosofia.

Pausa prano con i menu' degustazione: Immaginate di andare a pranzo al ristorante, scegliere il menù degustazione che ha il numero elevato di portate, ma che a parte affticare il fegato e impoverire il portafoglio cosa fanno? Quante di quelle portate puoi ricordare di aver gustato realmente?  Meglio scegliere uno/due piatti, acccompagnarli con un singolo bicchiere di vino e verdura cotta e cruda, se poi ci ha incuriosito qualcosa nel menù possiamo tornare un'altra volta. 

Cena di lavoro: Qui sono fortunatissima, lavoro con mio fratello che è a dieta e che mangia molta carne, vivendo insieme le cene di lavoro non esistono e leggendo il capitolo sul libro ho pensao "E per fortuna":P. Se non siete fortunati come me, ma siete come Fantozzi e vi tocca la cena aziendale, quando possibile chiedete delle modifiche ai piatti, state certi che nessuno guarderà cosa mangiate e cosa no. Avete mai visto il film Harry ti presento Sall? Ecco lei ha sempre ordinato cibo dal menù come diceva lei e vi dirò la capisco perfettamente.

Devo dire una cosa, quando parla di cene aziendali, consiglia con grande rammarico di lasciare il cibo. Ditemi ciò che volete ma se io pago quello che ho nel piatto lo mangio. Ad esempio, anche se il dottor Ferrero non è un grande fan della formula All you can eat, l'ultima volta che ci sono stata ho scelto: involtini primavera al vapore, tagliatelle di riso alle verdure, insalata di alghe, verdure in pastella, gelato al the matcha, accompagnando il tutto con un bicchiere di bianco freddo e acqua. Onestamente non me la sento di lasciare le cose sul piatto: a)perchè in questi locali la penale non la voglio pagare e b) se posso scegliere, scelgo l'opzione migliore per me ec) vado di rado al ristorante, quindi mi concedo una coccola per l'occasione ma sono da considerarsi eccezioni.

Mangiare la notte: Lo ammetto in inverno la sera dopo cena mi piace bere una tazza di the o tisana, ma generalmente il mio ultimo pasto è la cena, di notte dormo.C'è chi dice che ai diciottenni è concesso tutto perchè il loro metabolismo brucia presto, sarà che il mio è stato sempre lento e con l'avanzare delll'età non è migliorato, la mia scelta nei vibi si però.

E se sono a dieta e mi invitano a una festa come faccio? Se è una festa a cui non avete piacere di andare, non andate, se invece avete piacere, fate merenda prima e sarete meno tentati dalle "meravigliose" pizzette super unte insieme a coca cola giganti e le immancabili patatine della busta. Mi è capitato di andare ad una festa, dove i bambini giocavano e sbocconcellavano poco, preferendo il gioco, i piatti che restavano in mano ai genitori venivan svuotati da quest'ultimi. Quando parla di polpette di ceci, giuro che mi sono brillati gli occhi, perchè le adoro e i bambini sono decisamente più aperti rispetto agli adulti, che si nascondono dietro la frse "si è sempre fatto così", qundi proviamo a modificare qualcosa noi. Avete mai guardato il documentario Supersize Me? Posso dire che con me i fast food potrebbero tranquillamente chiudere, credo di essere andata nell'ultimo anno numero 3 volte al Mc Drive per la colazione della domenica...dite che  grave?

In vacanza dieta sì o dieta no? Credo che il buonsenso la faccia da padrone, però pensiamo a una cosa quando ero piccola una delle mie merende preferite era pane e pomodoro, prendi una buona fetta di pane, tagli un pomodoro e lo  passi sopra il pane, è già buonissimo così...ora complici pubbliità alla tv, diciamo che far scegliere un frutto dopo aver visto pubblicità di snack al cioccolato non è semplice, ma non impossibile. Vuoi o non vuoi molte nonne con le scuse che loro hanno visto la fame vedono figli e nipoti denutriti, Ed ecco che il doc ci dice come sarebbe meglio alimentarsi: colazione abbondante con pane integrale e marmellata, frutta a metà mattina, un'insalata di riso o pasta integrale a pranzo oppure pesce con verdure, un'insalata mista accomagnata da un pezzo di focaccia integrale, al pomeriggio un centrifugato, frutta e a cena verdure cotte  per integrare i liquidi. Non stiamo dicendo che le nonne non possano preparare la parmigiana di melanzane ma usando il buon senso è meglio limtarla ad una sola volta alla settimana. Voglio raccontarvi episodi personali proprio nelle giornate di mare e piscina: giornata accompagnata da papà o altro genitore prestato per la causa, con pranzo al sacco che nel mio caso era acqua, un frutto, un panino con mozzarella e pomodoro. Libertà assoluta di fare il bagno quando volevamo. Giornta di piscina mare con zii paterni:: pranzo rigorosamente preparato da loro a base di parmmigiana  o lasagna, fettina panata e un frutto. Il bagno prima di 4 ore non lo potevi fare...

Mettiamo il caso che abbiate scelto una crociera con formula all inclusive, diciamo che tornare con una taglia in più non è difficile, un po' più articolato e arduo il tornare alle buone abitudini. Non so perchè ma molti si dicono che il cibo in vacanza non conta e quindi si senton in diritto e dovere di mangiare gelati e bere drink come se non ci fosse un domani, poi per piangere quando si deve acquistare una taglia in più. Ora è vero che ho detto che non amo sprecare il cibo, ma per quello che so io le formula all incluisve ti lasciano libertà discelta nei cibi, quindi sono io che scelgo cosa mettere nel piatto. Quindi perchè vanificare la dieta per la gola? Se uno impara a scegliere cose buone ma sane, saranno appagati vista e palato in un momento solo. Era il deoc che diceva che voleva far passare il messaggio che il cibo sano può essere dannatamente buono.

Alla fine mi trovo decisamente conocrde nel pensiero del saper avere misura e buonsenso nelle nostre scelte alimentari.

Ti è piaciuto il libro? Assolutamente sì, scritto bene, informativo ma non noioso e il botta e risposta al termine dei apitoli è utile per ribadire concetti base importanti

Lo consiglieresti? Sì, anzi credo di regalarlo ad una mia amica che sta facendo un percorso di dieta simile al mio

Lo terrai? Assolutamente sì. E' carino, scritto bene e grandezza e peso adeguati a essere messi in borsa, sono ccerta che possono nascere delle belle conversazioni partendo dai libri

Voto libro 8,5





Commenti

  1. Mamma mia, quando leggo questi post mi rendo conto di quanto la mia vita sia stata più semplice senza la costante preoccupazione della bilancia!
    O meglio, magari è pure vero che ho un metabolismo veloce di natura e che non ho mai fatto assolutamente caso a ciò che mangio (mi baso su quello che mi piace e basta), però ho anche sempre seguito uno stile di vita molto sano e sono sempre stata molto sportiva, fattori che penso siano abbastanza importanti se uno si vuol mantenere in forma.
    Che poi io tutti questi pranzi e cene fuori non li ho mai fatti, ed ho fatto una vita normalissima come chiunque altro, capiterà una o al massimo due volte alla settimana. E manco sempre.
    Se ci pensi, l'unico pasto che sei effettivamente costretta a mangiare fuori è il pranzo,ma puoi sempre 1) portartelo da casa, 2) andare al ristorante e mangiare piatti decenti (mio fratello ed anche i miei quando lavoravano facevano così) o 3) andare al supermercato e comprare frutta e cose fresche,(l'opzione che preferisco io): mica sei costratto a mangiarti il panino del bar o andare al fast food!
    Poi, vabbè, magari non essendoci abituata a me nemmeno piace troppo il cibo spazzatura (io non amo affatto la nutella, ad es), e se sto ad un pranzo o ad una cena fuori e trovo solo cose che non mi piacciono (difficilissimo) non le mangio e basta.
    Comunque io in vacanza sono andata per anni in villaggi dove potevi mangiare tutto il giorno tutto quello che ti pareva e, è vero che ero adolescente o poco più, ma con tutto che mangiavo di continuo, perdevo sempre almeno 2-3 kg, però facevo sport (pure faticosi, tipo windsurf) praticamente dalla mattina alla sera!
    Sta tutto lì: se ti muovi e mangi almeno una parte di cibo sano, puoi mangiare tutto quello che vuoi senza metter su peso, secondo me.
    Comunque, oltre a questo, fondamentalmente è anche tutta questione di organizzazione e buona volontà, che alla fine tutti sti impegni sociali così frequenti non ce li ha quasi nessuno: i pasti te li puoi preparare da sola però la cosa richiede tempo e fatica, e quello semmai è il vero problema! ;)
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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    1. Beata te che hai un metabolismo veloce, il mio sta in letargo da una vita...ho imparato negli anni cosa è meglio scegliere e cosa evitare, fase ciclo a parte, comunque è vero che si può mangiare bene anche al ristorante, basta sapere scegliere 😏

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