Ho guardato tantissime puntate di Vite al Limite e oltre a volere il pupazzetto del Dott Nowzardan, mi sono resa conto che spesso le persone sanno che quello che mangiano non è cibo sano, ma è cibo conveniente, che crea dipendenza. Non ci credete? Vi consiglio di guardare il documentario Supersize Me, dove un uomo, per un mese decide di nutrisi solo con cibi del McDonald's.
Magari i primi giorni può sembrare strano, ma poi il corpo si abitua, è vero che il protagonista che ha deciso di testare la dieta Mc su di se ha deciso di farsi seguire da tre medici, ma la cosa più sbalorditiva sono le analisi, tutti i valori sono super sballati.
Morgan Spurlock è stato controllato per tutta la durata della prova dal medico internista Daryl M. Isaacs, dalla gastroenterologa Lisa Ganjhu e dal cardiologo Stephen Siegel, che hanno registrato i cambiamenti e gli effetti occorsi nel mese dell'esperimento (oltre che dalla nutrizionista e dietologa Bridget Bennett e dal fisiologo dell'esercizio Eric Rowley). Tutti e tre i medici hanno dichiarato che Spurlock, prima dell'inizio dell'esperimento, era perfettamente nella media come stato fisico, ma che con l'esperimento avrebbe riscontrato effetti negativi sul suo corpo, come un lieve aumento ponderale e del tasso di colesterolo, anche se nessuno di loro si sarebbe aspettato niente di così drastico dato che «il corpo umano si adatta molto facilmente». Prima dell'inizio dell'esperimento Spurlock, alto 188 cm, aveva un peso corporeo di 83,5 chili.
Spurlock inizia il mese con una colazione in un McDonald's nella sua natia Manhattan, dove ne esiste uno ogni 0,7 km², effettuando al tempo stesso quasi tutti i suoi spostamenti in taxi, per diminuire i passi effettuati al giorno ai quotidiani 2500 di un americano medio. Le abitudini alimentari di Spurlock durante l'esperimento sono state dettate da 4 precise e severe regole:
- Regola 1: ad esplicita domanda, solo Super Size menù
- Regola 2: solo cibi McDonald's, acqua inclusa
- Regola 3: tutto quello che c'è sul menù, almeno una volta
- Regola 4: tre pasti al giorno (colazione, pranzo e cena)
Il secondo giorno Spurlock mangia il suo primo menu taglia Super Size, ha il suo primo mal di stomaco e si presenta un episodio di nausea. Dopo cinque giorni Spurlock ha già aumentato il proprio peso del 5%. Non passa molto che Spurlock si trova già in un inspiegabile stato di depressione, e ancora più inspiegabilmente la sua depressione, la letargia ed i mal di testa vengono attenuati solo da un altro pasto McDonald's.
Anche se a un certo punto perde addirittura 500 grammi, presto guadagna altri 5 kg portando il suo peso a 92 kg. Per la fine del mese, Spurlock arriverà a 95 kg, un incremento di quasi 11 kg che ha richiesto sei mesi per essere smaltito. La salutista Alexandra Jamieson, la fidanzata di Spurlock, lo ha aiutato nei mesi successivi a "disintossicarsi" con una dieta accuratissima, ed ha attestato il fatto che Spurlock ha perso molta della sua energia e libido durante l'esperimento.
Attorno al ventesimo giorno, Spurlock avverte dei casi di tachicardia. Il dottor Isaacs gli rivela che il suo fegato «sembra una specie di pâté», consigliandogli quindi di interrompere quello che sta facendo per evitare seri problemi cardiaci e paragonandolo al protagonista di Via da Las Vegas, che beve deliberatamente fino alla morte per un periodo simile di tempo. Secondo la dottoressa Ganjhu, Spurlock ha ormai sviluppato una vera e propria dipendenza dal cibo targato McDonald's.
Spurlock apporta qualche modifica alla dieta pur continuando a seguire le regole imposte, per esempio assume porzioni maggiori d'insalata, che comunque nei McDonald's risulta avere un alto tasso di zucchero, e arriva comunque al trentesimo giorno, raggiungendo il suo obiettivo di essere supersized nove volte durante il corso della prova (cinque delle quali in Texas, lo stato statunitense con i maggiori problemi di obesità secondo quanto riportato nel film). Tutti e tre i medici sono sorpresi dallo stato di deterioramento della salute di Spurlock. L'unico dato che non ha subito grossi stravolgimenti è la massa grassa raggiunta, che all'inizio era dell'11% e che è arrivata al 18%, comunque inferiore rispetto alla media statunitense del 22%.
Accanto ai travagli personali di Spurlock, vengono indagati i diversi fattori che portano gli Stati Uniti d'America ad avere il tasso di obesità più alto del mondo, tra cui la mancanza di cibo sano in molte scuole statunitensi e il potere negativo della pubblicità di cibi grassi (bevande zuccherate o gassate, snack e, ovviamente McDonald's) sui giovani.
Lo posso diretranuillamente, se i fast food dovessero basarsi sulle mie scelte direi che, andrebbero falliti...stavo cercando di ricordare l'ultima volta che ci sono andata è credo una colazione d'asporto qualche mese fa, scegliendo cappuccino (migliore per quantità) e brioche integrale, ma una cena vera e propria risale ad anni fa.
E' vero che uno può scegliere cosa mangiare, che è sempre meglio segliere frutta e verdura al posto del fritto, ma è normale che spesso uno guarda il prezzo e se un bicchiere di macedonia costa 7 euro e un hamburger 1, è normale che la scelta ricada su quest'ultimo. Non dico che sia sbagliato mangiare al Mc, ma che sia meglio limitarne i pasti e compensare con esercizio e dieta sana. Poi io faccio parte della categoria che ingrassa SOLO guardando il cibo, se decidessi di nutrirmi solo al fast food sarei una balena, ma non mi privo di nulla, sto attenta alle porzioni, ai cibi e ai fritti, tipo stasera ho una cena con amici in pizzeria, ho studiato il menù e prenderò gli jalapeno ripieni al cheddar, patatine fritte e verdure. E il fritto lo mangio non molto, perchè il mio organismo non lo digerisce....Da domani torno a regime e farò esercizio in più nel weekend!
Great article dan good blog. Warm greetings
RispondiEliminathanks
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