BOOK REVIEW: IL FATTORE CAPPUCCINO

Effettivamente se possiamo scegliere giornalmente se fare colazione a casa o al bar, siamo più ricchi di quanto pensiamo. Dato che sono in un periodo in cui cerco di risparmiare mantenendo una vita sana e una dose buona di vita sociale, oltre ai vari regalini per mantenermi ai soli omicidi mentali (il lavoro al pubblico spesso rende difficile mantenere la fedina penale pulita), mi sono regalata anche questo libro, qui vi ho detto che regali mi sono fatta e ora vi parlo più nel dettaglio di questo libro, che non è assolutamente un noioso testo di economia, piuttosto ti racconta la storia di Zoey e cosa fare per modificare le nostre abitudini...Ammetto che mi ha colpito subito la copertina, poi il titolo e infine la trama, non c'era la possibilità di leggere l'estratto del testo, così ci ho pensato un paio di giorni e poi me lo son regalato (anzi devo ammettere che sono rimasta nel budget previsto per i libri)...Fermiamoci un secondo a riflettere: quante volte abbiamo pensato "se solo avessi più soldi sarei più felice?"...Sia chiaro non sto dicendo che i soldi fanno schifo, anzi ti aiutano ad arrivare serena alla fine del mese potendo coprire anche spese impreviste, ma non credo diano la felicità...

Se ti puoi permettere la colazione al bar sei più ricco di quello che pensi.

I soldi non bastano, non sembra mai il momento adatto per cambiare auto, pianificare quel viaggio a lungo sognato, comprarci il vestito strepitoso che ci capita sott'occhio ogni giorno. Ma è davvero così? Il guru della finanza David Bach ci dice che in realtà possiamo permetterci questo, e molto di più, basta cambiare prospettiva sulle nostre risorse, cominciando col mettere noi stessi prima del resto – dell'affitto, dell'assicurazione, delle bollette. Perché non c'è bisogno di grandi pianificazioni – chi ha voglia o tempo di fare un budget? –, i soldi che ci servono per vivere alla grande li abbiamo già in tasca, ogni giorno, anche se sembra che spariscano nel nulla tra un cappuccino e una brioche. Con un racconto irresistibile e toccante, l'autore ci insegna un metodo chiaro e infallibile per trarre il meglio da ciò che abbiamo e garantirci finalmente la vita dei nostri sogni. Zoey, una giovane impiegata newyorchese di successo, ha un problema: spende tutto quello che guadagna. Il suo stipendio non è male, eppure non riesce a mettere da parte un centesimo. Un giorno però, nel caffè dove fa colazione tutti i giorni, incontra un barista fuori dal comune. Sarà proprio lui a spiegarle un sistema semplice e infallibile per riuscire a dare la priorità ai propri bisogni reali e a smettere di sprecare denaro nelle centinaia di invisibili microspese che drenano il suo conto un poco alla volta. Con questo libro David Bach, autore bestseller, imprenditore e guru finanziario americano, condivide il suo metodo in tre fasi per raggiungere la prosperità. Senza calcoli complessi ed equazioni incomprensibili, Il fattore cappuccino ti mostrerà la via per realizzare la vita che hai sempre desiderato.

Mi è piaciuta molto l'introduzione e questo modo di spiegare la finanza prendendo come esempio Zoey che lavora, ha uno stipendio più che dignitoso ma spende più di quanto guadagna, sarà il nostro caro Harry a spiegarle alcune cose e starà a Zoey metterle in pratica nel migliore dei modi. Ora pensiamoci la cosa più semplice è guadagnare di più e spendere di meno, ma se evitassimo di spendere soldi giornalmente alla fine della settimana saremmo stressati da tutte le cose viste e già la settimana dopo avremmo iniziato a spendere più di prima. Allora cosa fare? Nel libro sono spiegate molto bene le nozioni di investimenti e rendite anche con disegni a prova di bambino. Il linguaggio è semplice e alla portata di tutti, secondo me tutti possiamo prendere spunto perchè in fondo siamo tutti un po Zoey!

Ti è piaciuto il libro? Molto lo ho divorato in due giorni e sto rileggendo e annotando tutto quello che può tornarmi utile nella mia personale Missione risparmio. E' bello perchè scritto in maniera semplice e chiara, il bello di aver utilizzato Zoey e le sue abitudini rendono più vero il tutto.

Lo consiglieresti? Si perchè tutti siamo stati Zoey almeno una volta nella vita. persoonalmente fino al 2012 non pensavo al budget, compravo cose che mi piacevano solo perchè costavano poco ma poi a metà mese ero senza un soldo, senza risparmio e stressata. Ora ho una migliore pianificazione e se uno non sa dove iniziare lo consiglio caldamente.

Lo terrai? Assolutamente si, anzi che ne dite se ogni settimana posto nel blog un report sulle mie spese? In fondo anche io sono un pò come Zoey

Voto libro: 9,5 

Commenti

  1. Ok, per me questa cosa di spendere più di quanto si guadagni è proprio assurda: io avrei proprio l'ansia a vivere così!
    Ma credo che sia un cosa più comune in America, dove il sistema economico e lavorativo è abbastanza diverso dal nostro ed hanno proprio un altro tipo di mentalità, perchè io di spendaccioni ne conosco ma certo qui in Italia non camperesti proprio se ogni mese spendessi più di quanto guadadni!
    Comunque un libro del genere mi sembra carino ed interessante per chi vuole approcciarsi ad una gestione più oculata delle proprie finanze ma non sa da dove cominciare.
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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    1. Diciamo che a me il finanziamento è servito, ma forse di più la perdita di lavoro dopo....è vero che in America pagano di più con le carte di credito e sono più propensi a spendere e indebitarsi (il college è carissimo)...il libro mi è piaciuto perchè spiega in modo semplice i concetti di finanza, risparmio e investimenti prendendo Zoey come esempio e in fondo siamo tutti un po come la protagonista, mi sento di suggerire la lettura!!!

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  2. Sarà che io non ho uno stipendio fisso ma solo lavoretti saltuari, non risparmio proprio e mi gratifico come posso proprio perché si vive una volta sola . In qst periodo pandemico poi anche solo un caffè al bar procura gioia...perché privarsene?

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    1. Fino a qualche anno fa anche io andavo avanti di lavori temporanei o comunque con entrate non altissime, però ho capito che privarsi di tutto non va bene, spendere più di quanto possiamo non va bene uguale. Allora perchè non provare a eliminare le spese superflue? Il caffè al bar è una coccola allo spirito che ci meritiamo proprio.

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