BOOK REVIEW: IL PENSIONANTE

*il libro mi è stato offerto dal programma lettori Gilgamesh edizioni ma le opinioni sono assolutamente personali

 Che io sia una cinica romantica è un dato di fatto, che mi piacciano le commedie romantiche in tv e nei libri pure, ma ultimamente sento proprio l'esigenza di staccare o meglio alternare commedie romantiche con generi che non sarebbero la primissima scelta, di solito gialli/thriller o storie vere al massimo libri di cucina.

 In questo caso l'ebook di cui vi parlo è un giallo del 1913, escludendo qualche termine obsoleto onestamente potrebbe essere stato scritto nei giorni di oggi.


Il capolavoro della regina del giallo inglese Marie Adelaide Belloc Lowndesispirato agli efferati omicidi di Jack lo Squartatore, in un’edizione arricchita da illustrazioni di pregio.

Un gioiello di suspense, pubblicato nel 1913, dichiaratamente ispirato ai delitti di Whitechapel, attribuiti a “Jack lo Squartatore”, la cui memoria era ancora ben viva negli anni in cui l’autrice Marie Belloc Lowndes lo scrisse.

Ciò che lo rende unico è la prospettiva nella quale si trovano i coniugi Bunting, che dopo aver lasciato il servizio domestico per gestire la propria casa affitto, hanno avuto una serie di sfortune e ora si ritrovano con gli ultimi scellini, nell’urgenza di affittare al più presto le loro stanze vuote.

Ecco che allora, quando un gentiluomo si presenta alla loro porta offrendo di pagare un mese di affitto in anticipo, sono così sollevati da trascurare le stravaganze di Mr. Sleuth, come ad esempio il fatto che costui non ha bagagli e pretende da loro di non chiedere alcuna informazione che lo riguardi.

Nel frattempo Londra è agitata per una serie di orribili omicidi, che riguardano tutti donne alcoliste. L’assassino lascia il suo biglietto da visita sui corpi: un foglietto triangolare appuntato sui loro vestiti con la scritta “Il Vendicatore”...

Inizialmente Ellen Bunting non pensa al suo inquilino, ma poi il sospetto si insinua lentamente nella mente di lei. Infatti, ogni volta che Mr. Sleuth esce per passeggiate notturne, “Il Vendicatore” entra in azione.

Inoltre Mr. Sleuth legge passi della Bibbia poco edificanti delle donne, è totalmente astemio, possiede una misteriosa borsa che tiene sempre sottochiave e ogni volta che esce per le sue passeggiate notturne, “Il Vendicatore” uccide nuovamente.

Il conflitto interiore dei coniugi Bunting oscilla per tutto il romanzo tra il dubbio di colpevolezza del loro inquilino e la necessità di sopravvivenza. Ellen capisce che se quell’uomo è colpevole e lei non fa nulla è come se ne fosse complice, si aggrappa quindi a indizi che lo scagionino e trema al pensiero che se lo denunciasse e fosse innocente perderebbe l’indispensabile rendita dell’affitto.

Fino all’ultimo la domanda sulla colpevolezza di Mr. Sleuth resta aperta. Nonostante gli indizi e un comportamento sospetto, rimane sempre possibile che egli sia solo quello che appare, cioè un solitario e innocuo eccentrico.

Spetterà al lettore il compito di farsi un’idea sull’innocenza o colpevolezza di Mr. Sleuth.

  • IL LIBRO CONTIENE SCHIZZI INEDITI DELLA LONDRA NELLA QUALE SI SVOLGE IL ROMANZO.

Immaginatevi un a coppia quasi sull'orlo di un fallimento che si trova improvvisamente ad avere un pensionante che non solo paga, ma in anticipo. Certo in città ci sono degli omicidi da risolvere e alla padrona di casa inizia a sembrare sospetto questo pensionante che esce e guarda caso in quelle sere il nostro serial killer che si firma il Vendicatore entra in gioco. Ma cosa fare? Denunciare il pensionante senza avere prove e dover realmente fallire oppure cercare le prove per l'innocenza del mio ospite? Ora lo dico con la fortuna che mi trovo probabilmente mi troverei in casa Hannibal Lecter, ma se come i nostri protagonisti avessi fatto l'affittacamere di professione, avrei fatto poche domande...cioè sarò impopolare ma quando vai nei motel ti chiedono dei documenti ma se poi il cliente paga ti va bene, certo se avessi la certezza della colpevolezza probabilmente denuncerei...ma il bello del libro è che ci sono sempre mille colpi di scena ad ogni capitolo. Al termine dei quali si trova uno schizzo, alcuni più carini e comprensibili, altri decisamente astratti a mio parere (oppure non indossavo gli occhiali mentre leggevo? Non sono sicura). 

Ti è piaciuto il libro? Mi è piaciuto molto, quando mi è arrivata la scheda di presentazione ho pensato che ma sì gli dò una possibilità, poi capitolo dopo capitolo è stato un crescendo, ho cambiato idea in più capitoli passando da E' innocente a E' il colpevole a dire di nuovo E' innocente, praticamente ogni capitolo ti dà qualche tassello in più e sta a te farti un'idea precisa, che poi se il vendicatore è il pensionante o meno lo scopri solo leggendo, però io non so ancora se definire il finale chiuso o aperto...

Lo consiglieresti? Se ti piacciono le storie che si basano su fatti realmente accaduti, ma romanzati e ti piacciono i misteri assolutamente si.

Lo terrai? Come tutti gli ebook assolutamente si

Voto libro: 9

Commenti

  1. Io ho letto "La vera storia di Jack lo squartatore" anni fa e devi dire che lho trovata una lettura decisamente intrigante, per quanto il thriller mi piaccia come genere solo marginalmente (ovvero mi piacciono solo quelli fatti bene se no, se sono tutti indangini e chiacchiere, mi annoiano da morire).
    Questo libro sembra un pò seguire quelle orme, e se dici che ti ha tenuta così incollata alle pagine evidentemente è scritto bene.
    Poi vabbè io adoro i misteri, e più sono complicati e la soluzione è difficile da intuire meglio è, per me!
    Insomma questo è un libro che leggerei volentieri, anche per vedere le illustrazioni di cui parli!
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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    1. La storia di JAck lo squartatore non l'ho letta ma devo dire che il libro in questione mi è piaciuto molto, si non sarebbe la mia prima scelta ma già la trama iniziale ti incuriosisce e il testo non ti delude assolutamente, ti tiene incollato fino alla fine, è uno di quei libri che rileggerei volentieri...quindi te lo consiglio caldamente

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