BOOK REVIEW: SINFONIA DOMESTICA. GIORNI FELICI, GIORNI COSI'

Diciamo che  essere obbligati a stare chiusi in casa durante il lockdown ha portato molti cambiamenti, ma se durante questo periodo ho evitato con cura di leggere libri in merito, qui ho voluto fare una piccola eccezione, diciamo che avevo visto la recensione su una rivista e mi aveva colpita, quindi ho cercato e sono andata sul mio caro Ibs a fare compere, la copertina mi ha definitivamente steso...

Ma non riesco a dire se mi è piaciuto tanto, cioè non mi è dispiaciuto ma forse lo avrei preferito strutturato in maniera diversa, eppure mi ha fatto sorridere in molti punti.

Punto di forza è sicuramente il formato, piccolo e comodo da tenere in borsa e per me che ho borse già pesanti normalmente avere un libro che non grava ulteriormente non è male, il formato stile diario e riflessione è carino e poi secondo me li abbiamo avuti un pò tutti questi momenti, oddio io ultimamente ho anche istinti omicidi verso richieste assurde in autoscuola ma questa è un'altra storia

Una riflessione in forma di diario sui primi settanta giorni di lockdown per Coronavirus, quando il peggio si intravedeva ma ancora non si conosceva. L'autrice - moglie, madre di due adolescenti, per tacere del cane Zed - ogni sera riempie la griglia di quelle che sono diventate ossessioni comuni: tentazioni impossibili da soddisfare, ambizioni accantonate, stanchezze accentuate dalla convivenza forzata, convinzioni sempre variabili rispetto alle notizie là fuori. Da questi "quadri" che tengono dentro i comportamenti di tutti i familiari - con i loro tic, debolezze e slanci - emerge l'incommensurabile potere della pazienza, la meravigliosa solidità delle abitudini, il valore dei progetti che non si smette comunque di fare. A fronte della tragedia che è improvvisamente entrata nelle nostre vite, Sinfonia domestica fotografa la nostra fragilità in presa diretta, alternando con leggerezza toni ironici e dolenti, spavento e genuina speranza. E la preoccupazione di vivere in un Paese che molto deve ancora crescere affinché i suoi cittadini si fidino davvero di lui.


Ti è piaciuto il libro? Mi ha fatto sorridere in più punti perchè riuscivo ad immaginarmi le scene, forse avrei approfondito più nelle descrizioni, ma è vero che il diario è personale e non tutti scrivono poemi, io a volte scrivo e poi per giorni non scrivo assolutamente nulla ma non mi è dispiaciuto, trovo la grafica della copertina e interno molto carini. 

Lo consiglieresti? Ecco questa è una domanda in cui dico NI nel senso se uno vuole una lettura leggera ma carina da mettere in borsa si, se uno non vuol più sentir parlare di lockdown (e allora non dovrebbero ascoltare i tg che stanno ipotizzando nuove chiusure ad agosto) direi che è meglio di no, anche se poi l'ironia dell'autrice la consiglierei a priori.

Lo terrai? Probabilmente si, ma ancora non sono certa al 100%

Voto libro 7

Commenti

  1. Pensa che io ho avuto solo un paio di "diari segreti" da piccola ( e più che altro li avevo voluti perchè mi piaceva l'idea del "segreto" con il lucchetto e tutto) e non ci ho mai scritto mezza riga!XD
    Li ho riempiti di disegni, ritagli, adesivi, etichette di vestiti e pure qualche foto, ma oh, ci fosse stato mezzo pensiero tra quelle pagine ( ad eccezione di scritte quali "Silvia Rules"XD)! Nemmeno le date precise dei giorni ci stanno, più o meno l'anno e il mese si deducono e ogni tanto c'è un riferimento (tipo "Natale 1999"), ma niente di più!^^'!
    Ho sempre amato tantissimo leggere, ma decisamente la scrittura non è il mio mezzo di comunicazione principale!
    Però sorprendentemente a sfogliarli sono abbastanza efficaci: riescono ad evocare bene il periodo e le sensazioni dell'epoca.
    Quanto al libro, in effetti non so se lo leggerei, non tanto per il lockdown (che tutto sommato ho vissuto abbastanza serenamente), quanto proprio per l'argomento: non so quanto potrebbe interessarmi la vita quotidiana di una famiglia reclusa in casa... di base a me piace leggere di avventure, un argomento del genere non lo vedo tanto nelle mie corde.
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com/

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    1. Io più che diari segreti li considero punti di spunti e riflessioni, certo che ora sono curiosa di sapere quali erano le Silvia's rules...sul libro è carino ma forse la grafica mi è piaciuta più del contenuto. Anche se lo ammetto il lockdown lo ho vissuto serenamente anche io!!!

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    2. No, ma Silvia Rules stava per Silvia Comanda! XD
      Figurati se avevo regole da piccola, non ce le ho nemmeno adesso! ^^

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