BOOK REVIEW: IL CIELO STELLATO FA LE FUSA

Devo confessarlo, adoro leggere fin dall'infanzia ma quando a scuola mi presentavano I promessi sposi, Il Decamerone &/ co, il mio cervello si è sempre scollegato mettendo la musica si super quark come sottofondo....Stavolta ho cercato il titolo perchè avevo già letto altre cose scritte da lei. Sicuramente la maggior parte delle persone conosce la Francini come attrice, vi consiglio di approfondire leggendo i suoi libri scritti con una intelligente ironia....

Praticamente il gatto in copertina somiglia al mio Simpa e già mi sembra un valido motivo per acquistarlo, poi il fatto che proprio lui sia la vice narrante del libro me lo ha fatto piacere fin da subito...Onestamente mi sono immaginata questo gatto guardare gli umani e pensare "POVERI IDIOTI".... ma veniamo a noi e il libro....



trama: 4 ragazze e 4 ragazzi, provenienti ciascuno da un mondo diverso, restano rinchiusi in una villa sontuosa a Fiesole, in compagnia di una governante e di un gatto. Che fare se non ispirarsi al Decameron di Boccaccio e mettersi a novellare?

È, questa che vi narro, una storia che prende vita sulle colline di Firenze, durante un giorno di maggio, in una dimora dal nome che pare scritto da Petrarca. O da Biancaneve. Villa Peyron al Bosco di Fontelucente. In questa magione profumata di fiori, caffellatte e bucati s'ha da svolgere, durante un fine settimana, un convegno prelibato che parla di Cibo e Cultura. I partecipanti, golosi di bellezza e d'arte, vengono da ogni angolo del creato. Governante e regina della magione è la Lauretta, colei che tutto tiene a bada, sbenedizionando a destra e a manca col mestolo disinvolto, la cucina sopraffina e la ciabatta lesta quanto la lingua. Ma d'improvviso, accade l'impensabile. Il variopinto bouquet d'umani si trova rinchiuso, sprangato per un tempo assai più lungo di quello immaginato. Una clausura involontaria, un perimetro stretto stretto, anche se straordinario. Che ne sarà dei nostri sventurati, alla ventura? Sconosciuti gli uni agli altri. In fondo anche a se stessi. E non potendo più uscire, che si fa? Ci si ispira al Decameron del Ser Boccaccio, si raccontano novelle!

Ti è piaciuto?: E' un libro simpatico quindi direi che si mi è piaciuto, perchè mi è piaciuta proprio l'idea del gatto come voce narrante e lo stile della Francini fa sempre sorridere, almeno io ci vedo dell'ironia tagliente!

Lo consiglieresti? si perchè c'è un'ironia saccente che io amo molto

Lo terrai? Solo per la copertina me lo tengo, magari lo rileggo anche un'altra volta. ultimamente le seconde letture mi offrono più spunti di riflessione

Voto libro: 8

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