LIBRI IN REGALO: CLASSICI VS IRRIVERENTI

Che i libri siano il mio tallone d'Achille è chiaro e l'altro giorno una mia amica mi chiedeva suggerimenti per libri da regalare, fissandosi su "ma se la critica ne parla bene deve essere bello"...ho sorseggiato il mio caffè e le ho detto "scusa ma se la critica dice che buttarsi da un ponte è buono te lo fai?", "ovviamente no", "ecco con i libri è la stessa cosa non puoi comprarne uno a caso, devi conoscere i gusti di chi li riceve"...tipo se a me regali la saga di Harry Potter ti ringrazio e sorrido educatamente, ma prego che ci sia lo scontrino cortesia per cambiarlo con qualcosa che leggerò realmente....non smetterò mai di ripeterlo, si DEVE SEMPRE PENSARE A CHI RICEVE IL DONO!!!

Se vuoi regalare un libro ad un adolescente con la passione per fumetti e videogiochi, non penso gradirà ricevere Delitto & Castigo in regalo -anche se può tornare utile come arma- ma in questo caso se si vuol fare avvicinare alla lettura pensare ad un testo ironico e irriverente...ecco in questo caso ne ho due da consigliare

L'ultimo di Zero Calcare, che oltre ad avere una grafica stupenda, tratta argomenti delicati ma in tono assolutamente perfetto sia per gli adolescenti che per gli adulti, in realtà anche per i bambini, ma i grandi devono essere con loro per rispondere a diversi quesiti

A Babbo morto

Un libro a metà tra favola (cinica) illustrata e fumetto, magistralmente colorato da Alberto Madrigal. Quando finirete di leggerlo vi ripeterete ad alta voce che Babbo Natale non esiste per sentirvi meno tristi!

«Si tratta probabilmente dell'opera più dura mai realizzata da Michele Rech che usa immagini "pucciose", come direbbe lui, per raccontare gli anni di piombo tra bombe che uccidono innocenti, folletti impiccati e la distruzione di una generazione» - Luca Valtorta, Robinson

«È cominciato come uno scherzo. Poi la cosa è cresciuta ed è diventata la favola di Babbo Natale che muore, sostituito da un improbabile Figlio Natale. Ora la nuova storia nera di Zerocalcare è un libro e anche un audiolibro. Ma a pensarci bene tutto è partito quando la mamma gli disse: Babbo Natale esiste finché ci credi. Cioè, a ben vedere: lo devi uccidere tu. Ed è così che si comincia a crescere» - la Lettura

Natale... i regali, il cenone, i parenti... ma ci avete mai pensato alle condizioni di lavoro dei folletti nella fabbrica di Babbo Natale? Zerocalcare sì, e vi racconta per la prima volta la scabrosa verità dietro al business della consegna dei regali. Bonus! Le anziane rider della Befana scioperano insieme ai minatori sardi (le cui miniere di carbone vengono chiuse perché nelle calze i bambini preferiscono trovare gli orsetti gommosi), per ottenere migliori condizioni di lavoro!


Altro titolo irriverente, che onestamente mi sono regalata lo scorso anno (per lo shopping dei libri cerco di dividermi tra negozio in città e online), pensate ad un Babbo Natale incavolato con molti umani e aziende e c'è uno sguardo critico ma giuro che ho riso tantissimo

Io esisto. Babbo Natale vuota il sacco

Non solo Babbo Natale esiste, ma finalmente risponde alle lettere che gli abbiamo mandato. E non è detto che la risposta ci piacerà...

Dopo quasi due secoli, finalmente Babbo Natale (sì, proprio lui!) risponde a tutte le lettere ricevute. Ha trovato il tempo perché quest'anno, per la prima volta, Babbo Natale ha deciso di non portare regali: la secolarizzazione avanza e sempre meno bambini credono in lui (complice anche l'e-commerce); nel teso scenario globale, le sue ripetute violazioni dello spazio aereo non saranno più tollerate da organi militari e sovranazionali; gli animalisti non intendono più soprassedere al suo sfruttamento delle renne; e l'ombra del MeToo si allunga anche su di lui e sul suo proverbiale far sedere i bambini sulle ginocchia, comportamento ritenuto ormai inappropriato. Ma soprattutto, Babbo Natale quest'anno non porterà doni perché a meritarseli sono solo i bambini buoni; ma ormai i bambini sono tutti cattivi! Rispondendo a bambini comuni e ad altri famosi (come Greta Thunberg e il principino George), a bambini di oggi e ad altri che non lo sono più da un pezzo (come il Santo Padre e Donald Trump), di lettera in lettera Babbo Natale si racconta e ci racconta chi siamo e cosa siamo diventati: ipocriti, contraddittori, fanatici, ma soprattutto ridicoli. Fino all'ultima rivelazione. Un epistolario comico, invettivo e spudorato, da parte di un osservatore privilegiato dell'umanità che non ha più nulla da perdere nel rompere il suo silenzio e dirci in faccia la verità.



Se invece dovete regalare un libro ha chi ha un'anima più classica, eviterei Delitto & Castigo, anche se è un bellissimo testo, e punterei sui classici tipo

Un canto di Natale, che mi sono regalata da poco poiché innamorata della copertina e poiché mancava nella collezione di libri, 

«Pensate alle gioie presenti - ognuno ne ha molte - non alle disgrazie passate - tutti ne hanno qualcuna. Riempite di nuovo il bicchiere con volto radioso e cuore pago. Mi ci gioco la testa che il vostro sarà un Natale allegro e un anno nuovo felice.»

Come tutte le grandi storie, "Un canto di Natale" ci accompagna da sempre, e sempre sa ritrovare le parole per parlarci: una fiaba da raccontare ai bambini e da rileggere da grandi, una storia di paura, di morte ma anche di solidarietà umana, di fantasmi grotteschi che si sfumano e si frammentano nel sogno e nell'incubo privato, un grande ritratto di solitudine e di vecchiaia e di una città degradata, e soprattutto un magico regalo di Natale che trasforma il gelo e il buio dell'egoismo e dell'avarizia nel calore di un sorriso e di una festa per tutti. Riprendendo fra le mani "Un canto di Natale" ritroviamo figurine dimenticate, scopriamo luci e colori nuovi, mentre altri inspiegabilmente li abbiamo persi. Ritornano alla memoria, alla rinfusa, il batacchio della porta con il volto di Marley, il tacchino fumante, il carro da morto sulla scala gelida, e perfino lo Zio Paperone di Disney, Uncle Scrooge, diretto discendente dello Scrooge di Dickens. Ma se nessuno può toglierci il piacere di questi frammenti di ricordi, è pur vero che le forme in cui un testo si sedimenta nella memoria ci allontanano dalla sua specificità, dal senso di una origine e di una appartenenza. Questa "edizione speciale" di "Un canto di Natale" vuole aiutarci a ritrovare in noi il senso di tale appartenenza. "Speciale" è la presenza del testo originale inglese, che ci restituisce il dono impagabile di una scrittura che tocca i registri più svariati del grottesco e del comico, del tragico e del sentimentale.


Ovviamente ci sono altre copertine molto carine dello stesso titolo io vi metto le mie prime tre copertine preferite, anche perchè ammettiamolo anche l'occhio vuole la sua parte :P




Irriverente ma classico? Lettere da Babbo Natale coniuga perfettamente i due mondi

Miei cari ragazzi, quest'anno tremo più del solito. Colpa dell'Orso Bianco del Nord! È stata la più grande esplosione del mondo e il fuoco d'artificio più incredibile che si sia mai visto. Il Polo Nord è diventato tutto nero!

Ogni dicembre ai figli di J.R.R Tolkien arrivava una busta affrancata dal Polo Nord. All'interno, una lettera dalla calligrafia filiforme e uno splendido disegno colorato. Erano le lettere scritte da Babbo Natale, che narravano straordinari racconti della vita al Polo Nord: le renne che si sono liberate sparpagliando i regali dappertutto; l'Orso Bianco combinaguai che si è arrampicato sul palo del Polo Nord ed è caduto dal tetto direttamente nella sala da pranzo di Babbo Natale; la Luna rottasi in quattro pezzi e l'Uomo che ci abitava caduto nel retro del giardino; le guerre con le moleste orde di goblin che vivono nei sotterranei della casa! Dalla prima lettera scritta al figlio maggiore di Tolkien nel 1920 all'ultima, toccante, del 1943, per la figlia, questo libro raccoglie tutte quelle lettere e tutti quei disegni bellissimi in un'unica incantevole edizione.

Voi siete più dai gusti classi, irriverenti o entrambi?


Commenti

  1. Oddio io Zerocalcare non lo regalerei a dei ragazzini: insomma, è vero che si tratta di una graphic novel, ma sinceramente sia contenuti che illustrazioni per essere capiti richiedono un certo grado di maturità...
    Secondo me , sono perfetti per la nostra generazione perchè sono pieni di riferimenti alla nostra infanzia/adolescenza, ma possono essere apprezzati anche diciamo dai 17 anni in su perchè comunque sono divertenti ed intelligenti, ma prima non credo affatto che possano esser capiti...
    Sai invece che io non ho il libro "canto di Natale"? Avevo la videocassetta del cartone della Disney da piccola e poi ho visto anche diverse versioni della storia come film, ma il libro non l'ho mai letto. Quello con la prima copertina sarebbe proprio un regalo di Natale delizioso!
    Però tra tutti, quello che mi piacerebbe leggere di più è l'ultimo, quello di Tolkien: credo che chiunque abbia letto"il signore degli anelli" si sia innamorato dell'autore!
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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    1. Il libro Canto di Natale me lo sono regalato quest'anno, mentre quello di Zero calcare lo sto valutando, cioè come graphic novel è bellissima...e chi lo ha letto mi ha detto che è tanto bello per quanto reale. Quello di Tolkien interessa anche me, nonostante io non abbia letto e/o visto Il signore degli anelli, mi piace proprio l'idea delle lettere
      Baci

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  2. thanks and yes I've added yuor blog on my reading's list

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  3. Risposte
    1. Buon Natale, tra qualche post mi godrò del meritato social detox per un pò!!!

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