IL CARRELLO DEGLI ITALIANI AL TEMPO DEL COVID-19 & DINTORNI

Qualche giorno fa, io e la mia amica S. ci siamo incontrate davanti il bar del centro, ognuna con la mascherina, siamo entrate, abbiamo fatto l'ordinazione, ognuna nella sua corsia, pagato e siamo uscite e ci siamo messe a parlare – mantenendo la distanza di sicurezza- della mancanza di logica di molte cose... opinioni personali, che possono essere condivise o meno...

le foto le ho trovate su Google images

Leggendo l'ultimo di Millionaire, mi sono imbattuta in una lista di numeri su cui riflettere, le richieste di aiuto alla Caritas sono aumentate esponenzialmente, così come lo shopping online, se fino a poco tempo fa il carrello dell'italiano medio era pieno di cibi precotti, ora si preferisce comprare farina e lievito e fare la pizza a casa, tempo per farlo c'è. Infatti proprio la farina ha avuto un +185,3%, la pasta + 635,3%, latte +62,2, guanti per la casa +362,5% (infatti in molti negozio scarseggiano o sono esauriti) e + 169,2% alcol.

Se da un lato le famiglie hanno speso in media 2000 euro in meno rispetto allo scorso anno, è vero che il boom dello shopping online ha avuto un +400%, si è registrato un +1% dei prezzi.


Forse siamo alla fine del tunnel o comunque stiamo giungendo ad una parvenza di normalità, ma nell'ultimo periodo lo shopping online ha avuto il suo boom, anche perchè diciamocelo chiaramente, se volevi acquistare qualcosa di diverso dal cibo, -questa era e in alcune zone ancora è -l'unico modo per acquistare.

Storia personale: a Marzo durante il lockdown, vado a fare la spesa settimanale, convinta di poter comprare un pigiama e invece no il reparto abbigliamento e tessili transennato, necessitavo di un pigiama per la primavera -quello invernale di pile troppo pesante, quello estivo troppo leggero-quindi la soluzione è stata lo shopping online. Ho comprato online 3 o 4 volte durante prodotti non considerati essenziali ma lo erano per me, onestamente avrei preferito comprarli nei negozi.

Ma l’illogica logica delle decisioni sugli acquisti continua: A un mio conoscente che ha fatto spesa di sabato e aveva aggiunto un matterello, alla cassa glielo hanno tolto, poiché considerato “non essenziale”. Mentre al Lidl vicino casa l’opzione è stata transennare per il weekend determinate aree ma permettere la vendita dal lunedì al venerdì e credo sia stata la decisione più logica, in quanto ci è stato ripetuto fino alla nausea di uscire una volta a settimana, allora perché non permettere la vendita di tutto’ Questo avrebbe permesso ai supermercati di smaltire le merci in magazzino e avere un guadagno, non tutti i negozi hanno potuto optare per le vendite online, altri non si sa se potranno riaprire. Hanno riaperto le librerie, si forse anche gli strafalcioni grammaticali che si leggono in rete hanno avuto il loro peso, ma allora perché non far riaprire anche le gioiellerie? Non c’era assembramento prima, figuriamoci ora. Si possono far salire 15 persone negli autobus, in tabaccheria 1 persona alla volta e/o le 7000 autoscuole del territorio italiano sono chiuse (che poi queste puntano almeno a fare gli esami poiché vivono solo del loro lavoro -esami di teoria-guida - altrimenti non so quante potranno rialzare le saracinesche), anche se possono garantire la sicurezza più dell’autobus, posso andare a trovare familiari con cui non mi parlo, ma non posso fare una cena con gli amici perché non può essere considerato Congiunto (e magari per te lo è più di un parente di sangue). Continuo a vedere molta illogica nelle scelte che per il governo sono logiche.

In molti si sono trovati senza lavoro o in cassaintegrazione (ancora in attesa di riceverla circa l’80%), altri si sono reinventati e molti sono dovuti scendere a patti con lo smart working. Se quest’ultimo sia una vera risorsa o meno è ancora da capire, certo è che se i bambini torneranno a scuola a settembre, è pur vero che non molti genitori hanno i nonni a disposizione e vicini. Quindi molte donne si troveranno a “dover” convivere con lo smart working per tutta l’estate le domande che mi pongo e vi giro sono:

Ma perché sono sempre le donne a doverci rimettere e dover scegliere se lavorare o restare in casa?

Come è cambiato il vostro carrello della spesa durante la quarantena?

E riguardo al governo:

Solo io penso che molte decisioni prese sino ad ora (vediamo cosa cambierà dal 18) sono state illogiche?

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