BOOK REVIEW: EXTRAVERGINE DI CHIARA MOSCARDELLI

Chiara Moscardelli l'ho conosciuta come autrice durante una spesa di sabato e la mia puntatina nel preparato libri e c'era Volevo essere una gatta morta, il titolo mi ha fatto simpatia all'istante e letta anche la trama, mi sono detta diamole un'opportunità...il libro mi ha fatto sorridere così ho letto anche Volevo solo andare a dormire presto, quando meno te lo aspetti  e Teresa Papavero e la maledizione di strangolagalli

Ho sorriso sempre così quando ho letto il titolo di questa opera, da cui se ho capito bene, ma non assicuro, dovrebbe essere stata creata una sit com ho detto vediamo come è, ho cercato il titolo EXTRAVERGINE, ho letto la trama e l'ho ordinato... trama:

A quasi trent'anni ci sono difetti che nessuno ti perdona, e uno di questi è la verginità. Dafne Amoroso lo sa benissimo, anche perché la sua esuberante amica Ginevra glielo ripete di continuo. C'entra la sua cronica timidezza? La mancanza del padre, che non ha mai conosciuto? O magari un'infanzia funestata da una madre ex attrice di film pornosoft, nudista e fricchettona, che fin dalla pubertà ha tentato a ogni costo di indurre la figlia a liberarsi da quel problemuccio? Trasferirsi a Milano dalla Puglia è stato inutile: a Dafne non succede niente, da nessuna parte. Tanto che quando prende l'aereo diretta in Azerbaijan, per un'improbabile settimana seminariale sul romanzo Regency, lei non pensa certo che la sua vita stia per cambiare. E invece. L'incontro-scontro con un uomo misterioso all'aeroporto, un inseguimento in taxi, un camion pieno di capre e l'inevitabile incontro nel fienile sono solo l'inizio di un'avventura esotica che, incredibilmente, proseguirà a Milano. Qui infatti Dafne viene assunta nientemeno che da «Audrey», patinatissima rivista femminile in cui sembra destinata a passare da un equivoco a un altro ancora peggiore. E a scoprire che non è così facile lasciarsi alle spalle il fascinoso Mathias Gallo e la promessa che le ha fatto...

 la copertina rosa attira tanto, il bicchiere immenso di vino fa già sorridere ancor prima di aver letto la prima riga e quando leggi la trama, già vuoi sapere come va a finire. Sicuramente se ti chiedono cosa ti rimane più impresso a caldo posso dire "la muerte de mammete", credo ce ne sia uno per ogni capitolo almeno.

I capitoli sono 24 ma non lunghi e non mi sono persa nella storia anzi anche la grandezza del carattere rende leggibile il tutto molto chiaramente

Lo ammetto ho riso e ho pensato, oddio questa è più sfigata di me, ma, anche mille volte più cocciuta, seguito da vari 

Ahhh,

 stronzo, 

eh?, 

non è possibile

ahhh,

è uno scherzo?

 oh,  

stronzo, 

dai, che?

 Vabbè,....

Io sono una che ama gli happy end e in questo caso secondo me c'è, non nel senso classico del termine, infatti anche alla fine ho pensato "ma perché?", però è un finale aperto e lascia un sacco di spazio all'immaginazione.

Lo consiglierei? Assolutamente si perchè la Moscardelli ha una scrittura così ironica e accattivante che non puoi non innamorarti della protagonista del libro e se sei in un periodo no sta sicura che il libro ti risolleva il morale

Lo terrai? Anche in questo caso la risposta è assolutamente si, solo per i sorrisi che mi ha fatto fare merita di essere riletto più di una volta

Voto libro 8