E' passata una settimana dall'inizio della maratona senza plastica dove ci si impegna a evitare auto, plastica, carne e latticini per 21 giorni, posso dire che è iniziato un pò così, cioè alcuni giorni sono andati meglio rispetto ad altri:
- Auto- La fortuna di abitare non distante dalla stazione mi ha permesso e mi permette di fare il tragitto casa-stazione e viceversa a piedi, ma io la notte a girare da sola non mi fido e conil fatto che alle 20 è già scuro il pomeriggio preferisco usare l'auto...certo ultimamente fa un pò di capricci-prevedo una visita presto dal meccanico- quindi ho usato alcuni giorni l'auto e altri i piedi quindi un successo-fallimento a metà, ma si può migliorare
- Carne & latticini- la carne non la mangio quindi questo cibo è facile da eliminare ndalla mia dieta, meno per mio fratello che è a dieta proteica,per i latticini è stato piì complicato ovvero il latte normale non lo bevo perchè non lo digerisco preferisco consumare quello di riso o di avena, ma al Philadelphia un paio di volte non ho saputo rinunciare...i formaggi sono il mio tallone d'achille ma ci sto lavorando scoprendo dei formaggi vegani veramente buoni...
- Plastica- se uno ci pensa noi siamo circondati da plastica ed effettivamente è il cestino della differenziata-insieme al secchio per l'indifferenziato che riempiamo di più-ma se fino all'anno scorso compravo tutti i giorni almeno una bottiglietta di acqua, per Natale lo scorso Dicembre mi sono regalata sia una borraccia termica che una travel mug e da allora niente bottigliette di plastica, si dovrei comprare il vetro ma pesano troppo per arrivare a casa -sono al secondo piano senza ascensore- e l'acqua del rubinetto di casa fa schifo quindi a casa ancora le prendo le bottiglie di plastica ma la spesa mensile è diminuita, ci sono un sacco di oggetti che si possono riutilizzare e su alcuni io rimarrò seriamente inquinante-vedi assorbenti-ma se uno volesse farsi una cultura nel mondo del NON SPRECO o più comunemente chiamato ZERO WASTE ci sono dei libri che consiglio di leggere :
IMPATTO ZERO
Questo libro è una guida per chi ha cuore la propria salute e quella del pianeta che ci ospita. È l'esperienza di una famiglia che è riuscita a fare a meno dell'automobile e a produrre in un anno appena 0,5 kg/ab di rifiuti indifferenziati. Un invito per tutti al cammino, al cambiamento, alla decrescita felice e alla semplicità volontaria. Ognuno può fare qualcosa, anzi ognuno deve fare la propria parte e questo libro mostra praticamente come il cambiamento possa diventare facilmente realtà.
UN ANNO A IMPATTO ZERO
È possibile vivere in maniera ecosostenibile? Colin Beavan l'ha fatto e tutti parlano di lui. Tutta colpa di una giornata di gennaio, a New York. Con 22 gradi e la gente in canottiera e shorts. In quel giorno estivo in pieno inverno, Colin è a disagio, il suo cronico pessimismo sullo stato di salute del pianeta comincia a tingersi di tonalità apocalittiche. E a un tratto si chiede - e ci chiede: di fronte a un clima obiettivamente impazzito, io posso fare qualcosa o devo aspettare che siano gli altri a trovare una soluzione? Devo deprimermi, arrabbiarmi, e al tempo stesso delegare sperando che qualcuno intervenga? Oppure devo darmi da fare in prima persona? Io ci provo, è la sua conclusione. Ed è così che Colin mette a punto il suo Progetto Impatto Zero, trascinando con sé nell'incredibile avventura la moglie e la figlia. Per non parlare del cane. 365 giorni abolendo gradualmente rifiuti, detersivi, ascensori, mezzi pubblici, cibo confezionato, aria condizionata, televisione, carta igienica. 365 giorni adottando gradualmente bicicletta, monopattino, local food, candele, pannolini di cotone, bucati a mano. Nella città dalle mille luci, nel cuore pulsante del ricco Occidente, Colin ci prova e ci riesce. Un esperimento sorprendente, esasperante, folle, in cui l'Uomo a Impatto Zero scopre che la vita senza auto, tv, shopping compulsivo, pizza d'asporto non significa ascetismo, ma semplicemente più movimento fisico, più salute, più risparmio.
LA FAMIGLIA ZERO RIFIUTI
Una famiglia concreta è riuscita a ridurre del 91% i propri rifiuti con un metodo, rigoroso e semplice nello stesso tempo. Raccontato con vignette divertenti e chiarificatrici.
Dal mese di settembre del 2014, Jérémie e Bénédicte e i loro due bambini, Dia e Mali, decidono di fare tutti insieme la loro parte per salvare il pianeta. L’obiettivo è molto ambizioso, quasi impossibile: ridurre a zero (o quasi) i rifiuti che producono come famiglia. Questo libro racconta la loro avventura: sono riusciti a ridurre del 91% i loro rifiuti. Come? Cambiando abitudini, imparando a fare gli acquisti, recuperando e riutilizzando ciò che prima avrebbero buttato nel bidone e soprattutto dandosi un metodo efficace. Per loro e per tutti coloro che li hanno seguiti in questa avventura. Aneddoti, consigli, informazioni, ricette pratiche e… una buona dose di autoironia anche grazie alle vignette di Bénédicte Moret. Interni a 4 colori.
E anche dei video di youtube
Nel frattempo provo a fare andare un pò meglio questa settimana senza plastica, non dico che dobbiamo diventare tutti ossessionati, ma che ognuno di noi nel proprio piccolo può fare molto....
Great pledge , keep it up.
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Ma che brava, io una challenge del genere la fallirei subito: cioè per carne e latticini ce la potrei pure fare, ma senza auto proprio no: con tutto che evito di prenderla il più possibile, qui a Roma le distanze sono tali ( e i mezzi pubblici fanno talmente schifo) che potresti permetterti una cosa del genere solo se non hai niente da fare tutto il giorno!
RispondiEliminaQuanto alla plastica, lì non saprei, in effetti cerco di usarla il meno possibile ma proprio eliminarla del tutto mi pare davvero tanto difficile!
Io continuo a pensare che la cosa migliore sia un approccio moderato a questi temi anche perchè magari per uno è facile evitare la plastica e per un'altro la macchina, dipende tanto anche dalle circostanze e da dove si vive, con un'approccio troppo aggressivo c'è il rischio di rinunciare dopo un pò perchè diventa troppo difficle... meglio poco ma costante! :)
Baci!
S
https://s-fashion-avenue.blogspot.com
diciamo che la vita da pendolare mi viene in aiuto ma a casa vecchia era obbligatorio prendere l'auto, casa dove sto ora è vicina alla stazione quindi una passeggiata pure piacevole....la plastica eliminarla sarebbe la cosa migliore ma non è che uno può ammattirsi però a migliorare si fa sempre in tempo no?
EliminaE' una challenge che ho letto sul sito Zero Waste e mi è sembrata carina
Baci