SFIDA: LA MIA SETTIMANA VEGANA

Che non mangio carne credo di averlo scritto diverse volte, ma non posso definirmi vegetariana in quanto qualche incursione nel mondo del pesce c'è e non sono vegana perchè amo i formaggi però se penso a come viene ucciso il polpo mi sento seriamente in colpa...nel carrello della spesa si trova si il vassoio di carne ma è per i gatti come premio la mattina e quando vado a cena fuori con gli amici non rompo se gli altri mangiano carne anzi mi offro sempre di far assaggiare un pò delle mie verdure...ma non so se perchè siamo vicini al cambio di stagione mi è venuto uno sfogo sul collo che di solito è dovuto a troppa pizza & pasta e allora ho deciso di provare a fare un periodo detox con la dieta vegana...ma per me amante dei formaggi sarà complicato?...Ok lo ammetto ho preso questa decisione anche come scusa per comprarmi due libri di ricette Vegane : Cucino Sano Mangio Vegano
Un libro per chi si sta avvicinando a un'alimentazione a base vegetale o per chi ha già abbracciato la dieta vegana. Ricco di informazioni dettagliate sulle proprietà dei vegetali è anche pieno di spunti interessanti e informazioni indispensabili per sapere che cosa stiamo mangiando e che effetti avrà sul nostro organismo. Oltre 250 ricette, semplici da realizzare, originali e soprattutto deliziose, arricchite da 150 schede su frutta, verdura, legumi, cereali, noci, alimenti di soia, alghe, erbe e aromi, il loro utilizzo e i suggerimenti sulla conservazione. Perché scegliere un ricettario vegano? Perché mangiare è uno dei piaceri della vita e se mentre mangiamo possiamo anche fare del bene a noi stessi, agli animali e al pianeta c'è solo da guadagnarci! Provate una delle sfiziose ricette della Crocker e riuscirete a stupire i vostri amici onnivori e anche i palati più diffidenti chiederanno il bis!
 e Vegan è chic -consiglio di visitare anche la pagina Instagram dell'autrice poichè veramente carino- 
Chi l'ha detto che la scelta di mangiare 100% vegetale implichi la rinuncia ai piaceri degli occhi e del palato? Nel sentire comune, l'equivalenza "vegano = triste" sembra un pregiudizio difficile da scalfire, ma, se la pensate anche voi così, questo libro vi farà cambiare idea una volta per tutte. Ricette originali, sapori nuovi, straordinari accostamenti e semplici trovate sono il segreto che sta dietro anni di ricerche gastronomiche dell'autrice, che è riuscita a coniugare gusto e presentazione in 250 preparazioni che faranno la gioia di vegani, vegetariani e onnivori convinti. Le preparazioni sono corredate da foto, realizzate anch'esse dall'autrice, che suggeriscono la giusta presentazione. E se l'obiettivo è quello di mangiare bene e in modo sano, con questo libro riuscirete a soddisfare anche il vostro senso estetico e quello dei vostri commensali.
e in più tento di limitare l'immondizia, o meglio di limitare il più possibile la plastica e devo dire che noi di casa (4 umani 7 gatti e cane maremmano) ne produciamo abbastanza, ma si può sempre migliorare...
Ora ho dato uno sguardo al sito VEGolosi e consigliano questa dieta settimanale, da cui prenderò spunto per la prossima spesa settimanale, di sicuro l'avena me la compro che ultimamente ho voglia di oatmeal con crusca d'avena, latte di avena o di riso, cannella, frutta secca...una bomba di energia!!!
Leggendo la dieta settimanale consigliata leggo più volte TEFF e SORGO e la domanda è Cosa diamine sono?Cerchiamo su Wikipedia:

TEFF- Il teff è un cereale privo di glutine originario dell’Etiopia e dell’Eritrea e sembra che le sue origini siano davvero molto antiche poiché parrebbe che alcuni suoi semi siano stati ritrovati persino nella piramide di Ramsete. È una graminacea con un seme minuscolo (il suo è il granello più piccolo al mondo poiché misura appena 0.8 mm di diametro), scuro o color avorio (pare che la versione chiara sia la più pregiata), simile al seme di papavero.
Molto conosciuto nel continente africano (soprattutto nel nord), dove viene coltivato e consumato come cibo e dove si utilizza per fare l’injera, un pane con pochissimi carboidrati e ricco invece di proteine, il teff  in Occidente è ancora quasi del tutto sconosciuto e si trova solo sotto forma di farina.

Le straordinarie proprietà nutritive del teff

Di questo minuscolo cereale ne esistono due tipologie:  la variante bianca e quella rossa dalle quali vengono ricavate farine di colore un po’ diverso. Al di là del colore e da un punto di vista nutrizionale i semi contengono esattamente le stesse proprietà.Il teff è un cereale particolarmente ricchissimo di calcio, proteine (tra i 12 e i 14 grammi per 100 grammi di alimento), aminoacidi essenziali come la lisina e ottima fonte di fibre (poiché infatti non è possibile separare il germe dalla buccia, l’intero seme viene macinato conservando un elevatissimo contenuto di fibre). Grazie agli alti apporti di fibre, calcio, potassio e carboidrati complessi (amidi digeribili lentamente), il teff ha un basso indice glicemico, caratteristica che lo rende appropriato per i diabetici, per coloro che vogliono perdere peso e per gli sportivi. Ha inoltre un elevato apporto nutrizionale ed è quindi considerato un ottimo integratore alimentare.
Il teff è un alimento facilmente digeribile e tra le sue peculiarità ha anche quella di prevenire le infiammazioni del colon, controllare lo stimolo della fame, regolare i livelli di zucchero nel sangue e stimolare la regolarità intestinale.

Come usarlo in cucina

semi di teff possono essere mangiati al naturale, ovvero crudi, oppure possono essere utilizzati come alternativa in quelle ricette che prevedono l’utilizzo di semi, noci, pinoli, arachidi, ecc. Il granello di teff ha un delicato gusto di noce e un sapore leggermente dolce: più scuro è il seme, più il suo sapore è deciso.Se lo si preferisce invece cotto, il consiglio è quello di cuocerlo in acqua calda con un rapporto 2:1 (due parti di acqua, 1 di cereale) oppure facendolo semplicemente bollire e poi scolandolo (ma la dimensione minima dei suoi semi può creare qualche problema in fase di scolatura).Il teff inoltre è un ottimo addensante e si può usare quindi nella preparazione di zuppe e stufati. Anche cotti i suoi granelli risultano buonissimi, soprattutto se abbinati ai legumi (in particolare fagioli e ceci).La farina di teff, invece, risulta non adatta alla preparazione del pane mentre lo è per la preparazione di dolci come biscotti, torte o pancakes oppure per ricette salate come pizza, grissini, muffin.
Sorgo: proprietà, valori nutrizionali, calorie  sorgo (Sorghum vulgare) è il quinto cereale per importanza nell’economia agricola mondiale. Ricco di fibre ma privo di glutine, è perfetto anche nelle diete per celiaci. Scopriamolo meglio.
Proprietà  e benefici del sorgo La composizione chimica del sorgo è estremamente interessante da un punto di vista nutrizionale poiché la granella essiccata contiene molta fibra(circa 80%), proteine (7-14%), lipidi (2-3% superiore a quella del grano e del riso ma inferiore a quella del mais) e soprattutto carboidrati (20-30% amilosio e 70-80% amilopectina) ma, essendo priva di glutine, può essere utilizzata anche nella dieta per celiaciLa modesta quantità di proteine è comunque rappresentata da alcuni aminoacidi essenziali, ma carente in altri come la lisina, che bisogna associare a quelli dei legumi per ottenere tutta la gamma necessaria d’aminoacidi.Per questa sua composizione il sorgo è altamente digeribile e facilmente assimilabile, oltre a contenere importanti sali minerali come ferro, calcio, potassio e vitamine come la niacina (Vitamina B3) e la vitamina E che rendono quest’alimento ricco di proprietà nutritive.Contiene inoltre antiossidanti naturali e fitocomposti quali acidi fenolici, fitosteroli e flavonoidi.

Calorie e valori nutrizionali del sorgo

100 g di sorgo contengono 327 kcal.
Inoltre, 100 g di prodotto contengono:
  • Proteine 11,5 g
  • Lipidi 2,3 g
  • Glucidi 70 g
  • Ferro 2,7 mg
  • Calcio 25 mg
  • Alleato di

    Il sorgo fa parte della famiglia dei cereali, una famiglia ricca di “personalità” diverse: i cereali sono tanti e a ciascuno corrisponde una differente qualità che permette svariate preparazioni.
    Oltre a rappresentare una buona fonte d’energia nella nostra alimentazione (i cereali in generale dovrebbero costituire almeno il 60% dell’apporto nutritivo quotidiano con circa 330 kcal per 100 g d’alimento) la componente principale dei cereali (e degli pseudocereali, come quinoaamaranto e grano saraceno) sono i carboidrati complessi, che si trasformano a poco a poco, durante il metabolismo, in molecole di glucosio più semplici, utili a rilasciare energia ma al contempo utili nel non determinare un innalzamento brusco dei valori di glicemia nel sangue (picco glicemico).
  • Gli scienziati dell'Università della Georgia hanno eseguito test riguardo all’azione degli antiossidanti del sorgo contro gli stati infiammatori prendendo in esame alcune specie di sorgo e confrontando la loro crusca con quella d’altri vegetali. 
    Le evidenze hanno rilevato come vi fossero dai 23 ai 64 milligrammi di polifenoli, contro quelli contenuti nei mirtilli, frutti considerati per antonomasia ricchi di antiossidanti, ed i 2-3 mg del succo di mela.

    Descrizione della pianta e varietà

    Il sorgo (Sorghum vulgare) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Graminacee, considerato il quinto cereale per importanza nell’economia agricola mondiale dopo grano, riso, mais e orzo (6% della superficie totale a cereali, 3% della produzione).
    Dal latino surgo (alzarsi = rapidità di sviluppo) è stata una delle prime piante ad essere coltivata (esistono reperti archeologici che risalgono al 2200 a.C.), grazie alla sua capacità di resistere alla siccità, conquistando l’occidente sotto forma di dolcificante(Sorghum vulgare var. saccharatum). Si ritiene che le forme attuali abbiano avuto la loro origine nelle zone tropicali dell’Africa centro-orientale e nelle montagne della Cina centrale e occidentale diverse migliaia d’anni fa.
    Il Sorgo è coltivato prevalentemente nelle aree tropicali dell’Asia e dell’Africa, nel Nord America (gli USA sono i maggiori produttori mondiali), e nel Centro-Sud America. In Europa, invece, il sorgo da granella è coltivato prevalentemente in Francia e in Italia (soprattutto in Emilia Romagna e nelle regioni centrali quali Marche, Toscana, Umbria) che è seconda solo per superficie.

    Dicono di lui

    La coltura del sorgo per produrre granella e foraggi insilati, rappresenta una valida alternativa a quella del mais, particolarmente nelle aree dove la scarsa irrigazione e le ridotte precipitazioni estive, rendono improduttiva la coltivazione del granoturco.
    Nelle agricolture di sussistenza del Terzo Mondo la granella è utilizzata direttamente per l’alimentazione umana mentre nelle agricolture progredite è destinata all’alimentazione animale, in concorrenza con quella del mais, di cui ha analogo valore nutritivo.  Negli USA, inoltre, una certa parte è indirizzata a trasformazione industriale in amido, zuccheri, sciroppo, alcol etilico, olio, etc.
    Come tutti i cereali, le parti della pianta utilizzate sono rappresentate dal frutto (cariosside) per l’alimentazione umana o nel caso della pianta intera come sorgo da foraggio.
    La presenza nel sorgo dei tannini (sostanze chimiche appartenenti ai polifenoli) comporta un deprezzamento del prodotto; i tannini, infatti, se presenti in quantità rilevanti, si comportano come sostanze antinutrizionali poiché ostacolano la digeribilità e quindi l’assimilazione delle proteine, pregiudicando il valore nutritivo dell’alimento.
    Per questo motivo, nonostante tali sostanze chimiche siano utili nel proteggere la granella dall’attacco degli uccelli e nel conferire alla stessa maggiore resistenza agli agenti atmosferici e alle muffe, il mercato preferisce granella di sorgo priva di tannini.

    Curiosità sul sorgo

    Sono numerosi i prodotti a base di sorgo nell’alimentazione umana; si trovano principalmente sotto forme diverse come farina di sorgo, pasta di sorgo, pane di sorgo, melassa di sorgo, sorgo fermentato (per la produzione della birra), fiocchi di sorgo, sorgo soffiato e altri prodotti da forno. Quando il sorgo è mescolato con farina di grano si realizzano prodotti da forno.
    Nell’industria mangimistica, la granella secca intera trova impiego nell’alimentazione dei volatili, mentre quella macinata, miscelata con altri mangimi è adatta ad ogni tipo d’animale; è inoltre usata granella umida per preparare pastoni.
    I fusti e le foglie del Sorghum gentile (una varietà di sorgo differente da quella utilizzata per ottenere esclusivamente granella), dopo la raccolta delle cariossidi, rappresentano una fonte di foraggio mentre la pianta intera fornisce un trinciato integrale di buona qualità.
    Il sorgo è chiamato anche "saggina", perché alcune varietà di questa specie sono utilizzate appunto per la fabbricazione di scope o di spazzole... Motivo per cui la prossima spesa la farò da NturaSi questo sabato anche perchè le diete di qualunque tio si iniziano di lunedì... anzi fatemi vedere il volantino che devo programmarla per bene...e voi usate il Teff e il sorgo in cucina?






Commenti

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