Ieri ho guardato l'ultima puntata della prima stagione de "l'amica Geniale", se il libro è bello quanto lo sceneggiato, che ti tiene incollato al televisore fino all'ultimo minuto, capisco il successo del libro ma la scena finale lascia presagire almeno un ulteriore stagione e io ammetto di aver pensato "Ma finisce proprio così"?
trama libro: Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati. Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio, l'autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.
Da un lato Lila che piange perchè nonostante abbia provato ad uscire dal rione, facendo scelte differenti si ritrova comunque al dentro mentre Lenù a mio parere quella che sembra più calma è quella che forse riuscirà a uscire realmente dal rione, ma nel mentre quanti cuori infranti e poi io delle varie famiglie che si fanno favori per non pestarsi i piedi e per poter "unire" le forze, tipo io ti faccio fare da testimone e te mi aiuti che so a far arrivare le mie creazioni nel negozi del centro...onestamente non le capisco fino in fondo ma so che sono sempre esistite...
Oltre ad aver pensato "che brutto finale" ho pensato che avrei voglia di leggere gli altri libri (pare che sia una quadrilogia) ma allo stesso tempo spero non sia scritto in Napoletano stretto, poichè per la tv hanno ben pensato di mettere i sottotitoli,ma per il libro BOH...magari la prossima volta che vado in libreria guardo, intanto vado sul mio caro IBS.IT a studiare la situazione:P
2° volume:
trama: "Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che - in buona fede certo, con affetto - avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra". Ecco "Storia del nuovo cognome", secondo romanzo del ciclo de "L'amica geniale". Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.
3° VOLUME
trama:Elena e Lila, le due amiche la cui storia i lettori hanno imparato a conoscere attraverso "L'amica geniale" e "Storia del nuovo cognome", sono diventate donne. Lo sono diventate molto presto: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l'agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. Ambedue hanno provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria, ignoranza e sottomissione. Ora navigano, con i ritmi travolgenti a cui Elena Ferrante ci ha abituati, nel grande mare aperto degli anni Settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo, ambivalente, a volte sotterraneo a volte riemergente in esplosioni violente o in incontri che aprono prospettive inattese.
4° VOLUME
trama: "Storia della bambina perduta" è il quarto e ultimo volume dell'"Amica geniale". Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e "rinascite". Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l'altro allo scontro con i potenti fratelli Solara). Ma il romanzo è soprattutto la storia di un rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti di una stessa forza, si scontrano e s'incontrano, s'influenzano a vicenda, si allontanano e poi si ritrovano, si invidiano e si ammirano. Attraverso nuove prove che la vita pone loro davanti, scoprono in se stesse e nell'altra sempre nuovi aspetti delle loro personalità e del loro legame d'amicizia. Intanto la storia d'Italia e del mondo si srotola sullo sfondo e anche con questa le due donne e la loro amicizia si dovranno confrontare...
E se uno volesse leggere l'edizione integrale, su tutto sommato i libri di Doestoevskij sono grandi mattoni, bellissimi ma tomi che è impossibile terminare in pochi giorni, quindi perchè non leggere un unico libro prendendosi tempo dando un'opportunità a questo libro di più di 1700 pagine?
Chi ha letto i libri mi sa dire se sono interessanti come lo sceneggiato Rai o ancora meglio? solitamente preferisco leggere prima il libro e poi vedere il film basato su di esso, ma questa forse farò un eccezione perchè voglio capire come prosegue la storia e soprattutto come finisce....
Great post! x.
RispondiEliminathanks glad you liked it!!!
EliminaIo non ho visto la serie tv perchè quello è un genere che proprio non mi interessa, però immagino che se ha avuto tanto successo ( anche con i libri) sarà abbastanza coinvolegente.
RispondiEliminaSe ti è piaciuta tanto secondo me dovresti provare a prendere il primo libro, così ti regoli se vale la pena comprare anche i successivi.
Personalmente però direi che i mattoni di Dostoevskij uno li digersce perchè sono davvero molto molto profondi ed interessanti, non per nulla sono universalmente considerati capolavori classici (ed è anche uno dei miei scrittori perferiti), questa quandrilogia non saprei se vale la pena leggerla tutta insieme, se la scrittura non è eccellente va a finire che uno la lascia con la prospettiva di dover affrontare una tale mole di pagine...
Baci!
S
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Io non ho letto mezzo libro perchè boh spesso ciò che la critica osanna a me non piace proprio, ma la serie mi ha incuriosito dal trailer...onestamente non credo leggerò nessuno dei libri-almeno per ora- aspetto le prossime serie tv, perchè son sicura che le dovranno fare....per Dostoevskij adoro Delitto & castigo e si i suoi lavori rimangono capolavori oggettivi!!!
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