ENDOMETRIOSI NON E' UN ARGOMENTO TABU'

Questo è un post un pò più personale degli altri nonostante parli sempre delle mie esperienze di alcune cose ne parlo poco o non ne parlo affatto....

Ieri sera sono stata a cena con la mia amica Samantha al ristorante orientale vicino casa, visto che entrambe avevamo novità da raccontarci, ma complice la formula all you can eat mista al fatto di aver pranzato con uno yogurt, mi ha portato ad esagerare ed infatti mezz'ora dopo la cena sudavo a freddo e ho avuto paura di vomitare in pubblico, fortunatamente sono riuscita ad arrivare nel bagno del locale al centro e mi sono sentita molto meglio...io ho esagerato ma credo che la salsa che accompagnava gli involtini thai non abbia aiutato, piccantina, ma agrodolce allo stesso tempo di faceva mangiare e credo di averne presa troppa...la prossima volta prenderò solo la zuppa thai e le verdure...questo è il segnale definitivo che il mio corpo mi sta mandando per dirmi di rientrare in un'alimentazione sana cosicchè anche il mio endometrio sia contento...

Perchè parlo di endometrio? Perche dal luglio 2012 dopo un'operazione per rimuovere una cisti ovarica, ho scoperto di soffrire di endometriosi ed io fortunatamente/sfortunatamente faccio parte di quella percentuale che ha il disturbo in maniera silente...ancora ricordo perfettamente che sia i dottori che gli infermieri dopo l'operazione continuavano a chiedermi se avevo dei dolori ed io a rispondere continuamente no e loro di nuovo a chiedere se ne fossi sicura, ad un certo punto ho detto "Se volete vi dico si ma in realtà non ho avuto nessun dolore"...così come ho bene impressa la frase che mia madra mi ha riportato al mio risveglio post operatorio" La dottoressa-che poi mi ha operato la ginecologa che mi ha aiutato a nascere-ha detto che questo potrebbe essere un buon momento per avere un figlio" (sorridendo) ed io "Ci stavo giusto pensando", ma non perchè mancasse la materia prima, ma perchè era una storia che stava volgendo al termine e onestamente non ho mai trovato giusta la soluzione di fare un figlio per legare un'altra persona a te...ma questa è una mia idea non giudico chi la pensa diversamente...

Fortunatamente da qualche anno si inizia a parlare di endometriosi e se cerchi qualche info su cosa è trovi questo:

Endometriosi

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Avvertenza
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Endometriosi
Douglas endometriose.jpg
Endometriosi localizzata a livello del cavo del Douglas, a destra del legamento sacro-uterino.
Specialitàurologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM617 e 617.9
ICD-10N80 e N80.9
OMIM131200
MeSHD004715
MedlinePlus000915
eMedicine271899 e 795771
L'endometriosi (da endo, dentro e metra, utero) è una malattia cronica e complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell'utero, cioè l'endometrio, in altri organi quali ovaietubeperitoneovaginaintestino. Ciò provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità. Ogni mese, sotto gli effetti degli ormoni del ciclo mestruale, il tessuto endometriale impiantato in sede anomala va incontro a sanguinamento, nello stesso modo in cui si verifica a carico dell'endometrio normalmente presente in utero. Tale sanguinamento comporta un'irritazione dei tessuti circostanti, che dà luogo alla formazione di tessuto cicatriziale e di aderenze.

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

Le più comuni localizzazioni dell'endometriosi
L'endometriosi è spesso dolorosa (60% dei casi circa) fino ad essere invalidante, con sintomi molto caratteristici: dolore pelvico cronico, soprattutto durante il ciclo mestruale, in concomitanza con lo stesso o durante l'ovulazione, dolore ovarico intermestruale, dolore all'evacuazione. Quando lo stadio di endometriosi porta ad un aumento importante del tessuto, può aversi l'infiammazione e l'infezione causata dalle isole endometriosiche con conseguente aumento della temperatura corporea durante il periodo mestruale.
Ci sono anche altri sintomi, non meno significativi: il dolore durante l'atto sessuale o post-coitale (64%), infertilità (30/35%), aborti spontanei, affaticamento cronico, aumento di infiammazione a carico delle mucose, colite, periodi di stitichezza alternati a diarrea. Questi ultimi sintomi vengono molto spesso associati ad una diagnosi di colon irritabile in quanto i sintomi sono simili tra loro, ma in presenza di endometriosi la sintomatologia presenta un andamento ciclico, legato appunto alle fasi ormonali del periodo mestruale.
Talvolta l'endometriosi è riscontrabile anche in sede intestinale e vescicale, sui legamenti utero sacrali, nel setto retto vaginale, nelle tube. Nel caso di endometriosi vescicale, i sintomi sono quelli tipici di infiammazione e cistite o anche di incontinenza senza che risultino infezioni batteriche o virali a carico della vescica. La loro ricorrenza ciclica è un elemento determinante per distinguerne le cause.
La paziente può inoltre manifestare menorragia (mestruazione abbondante), metrorragia (perdita di sangue al di fuori della mestruazione) o entrambe. È abbastanza comune la dismenorrea. Occorre prestare attenzione, infine, a sintomi strani che si presentano in modo catameniale (cioè, in corrispondenza delle mestruazioni): epistassiematuria ed ematochezia.
Alla palpazione si possono apprezzare noduli infiltrativi che non si vedono con l'ecografia:
  • sul setto retto-vescicale
  • sui legamenti utero-sacrali
  • sulla plica vescico-uterina
Un caso particolare può essere rappresentato dalla presenza di tessuto ectopico al livello polmonare e pleurico. In questo caso, l'endometriosi può essere causa di pneumotorace catameniale, dovuto al danno causato alla pleura viscerale dal tessuto endometriosico e dall'occlusione bronchiale a cui esso può dare origine, determinando l'aumento della pressione alveolare nei distretti vicini e in eventuali bolle, con aumento del rischio di rottura e pneumotorace.

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

Si può ottenere una diagnosi certa dell'endometriosi sia con esami non invasivi accurati quali la risonanza magnetica nucleare, le visite ginecologiche e rettali e gli esami ematici specifici alla ricerca dei marcatori della malattia quali il CA-125 ed il CA-19.9. A volte è anche necessaria un'indagine esplorativa in anestesia generale: la laparoscopia. Questo esame è importante, oltre che per fare la diagnosi, anche per studiare l'endometriosi e per trattare terapeuticamente (asportazione del tessuto, vacuolizzazione e lisi delle aderenze) la malattia e le sue complicanze ripristinando la normale anatomia della pelvi femminili.
Alla visita manuale possono essere riscontrati noduli non apprezzabili all'ecografia, mentre all'ecografia è possibile constatare una retroversione uterina fissa (da aderenze che vincolano l'utero alla pelvi) o un altro quadro tipico, quale la "cisti ovarica cioccolato" (il cui colore rosso scuro è dovuto a manifestazioni emorragiche nel tessuto endometriosico).
Una anamnesi approfondita della paziente può concorrere ad effettuare una prima diagnosi, seppur non definitiva.

Stadiazione[modifica | modifica wikitesto]

Parametri di stadiazione (dopo laparoscopia):
  • dimensione
  • sede
  • obliterazione del cavo del Douglas
  • estensione e caratteristiche dell'aderenza
L'endometriosi non è una malattia a sé stante, bensì almeno 4 patologie diverse:
  1. Endometriosi sottile
  2. Endometriosi tipica
  3. Endometriosi cistica
  4. Endometriosi profonda
L'endometriosi sottile è caratterizzata da piccole lesioni superficiali di 2-3 mm a forma vescicolare o di piccola fiamma.
L'endometriosi tipica si contraddistingue per delle lesioni superficiale nere, definite solitamente "powder burn" o "gun shot", con dimensioni variabili da 1 a 3 cm.
L'endometriosi cistica è formata da "cisti cioccolato", situate nelle ovaie, grandi fino a 10 cm.
L'endometriosi profonda presenta dei noduli, grandi da 1 cm fino a 5-6 cm. (immagine). La probabilità che vi sia la presenza di endometriosi sottile, tipica, cistica o profonda nelle donne che soffrono di infertilità o dolore pelvico è rispettivamente di circa l'80%, 50%, 25% e 3-4% [1].
D'altro canto, non ci sono prove certe che l'endometriosi sottile sia causa di dolore o infertilità, mentre l'endometriosi tipica è una causa probabile di infertilità e di dolore nel 50% dei casi. L'endometriosi cistica, associata ad aderenze e causa importante di infertilità e dolore acuto, ha una probabilità di causare i suddetti sintomi nel 75% dei casi. L'endometriosi profonda, infine, dà dolore molto acuto nel 95% delle donne colpite.
La classificazione più utilizzata per l'endometriosi è la classificazione AFS[2]. Si tratta di una classificazione chirurgica: le classi I e II riguardano lesioni superficiali; le classi III e IV sono considerate gravi, includendo endometriosi cistica e con aderenze. Questa classificazione, però, non contempla l'endometriosi sottile e l'endometriosi profonda, ad oggi considerate le due forme di endometriosi più difficili da operare[3], perciò oggigiorno necessitiamo di una nuova classificazione[4].
Un punto importante da sottolineare è che l'endometriosi non è più degenerativa né recidiva se l'operazione chirurgica viene effettuata correttamente.[5]

Cause[modifica | modifica wikitesto]

Le teorie circa la causa dell'endometriosi sono diverse, senza necessità che si escludano a vicenda.
Una prima ipotesi potrebbe essere quella metastatica, ovvero la diffusione di isole endometriali (sotto forma di microscopici frustuli di endometrio) per via linfatica o ematica. Tale ipotesi ha il vantaggio di spiegare le pur rare localizzazioni a distanza. Strettamente connessa a tale teoria è l'ipotesi della mestruazione retrograda: secondo questa teoria, durante la mestruazione, piccole parti di tessuto endometriale si muoverebbero in senso inverso nelle tube per poi impiantarsi nell'addome o comunque al di fuori della cavità uterina. Secondo alcuni esperti, la mestruazione retrograda sarebbe moderatamente presente in tutte le donne, ma soltanto in alcune di esse, per difetti immunitari, ormonali o per cause legate all'ambiente, il tessuto endometriale riuscirebbe a crescere e a radicarsi. Fra queste ultime, potrebbero esserci sostanze interferenti endocrine quali i PCB e il bisfenolo A.[6][7], oppure lo stress e il troppo affaticamento fisico.
Un'altra teoria propone il viraggio metaplasico dei tessuti celomatici.

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

Terapie definitive per la cura dell'endometriosi a tutt'oggi non sono ancora state trovate.
A seconda dei casi, dell'età della donna, del grado di dolore, del desiderio di maternità e della gravità delle lesioni si procede in diversi modi:
  • terapia del dolore (FANS)
  • riduzione della presenza degli estrogeni in modo da frenare lo sviluppo dell'endometriosi provocando, quindi, una menopausa artificiale tramite gli antagonisti del GnRH i quali simulano una menopausa artificiale e temporanea. Gli eventuali effetti collaterali sono i classici effetti della menopausa: vampate di calore, aumento di peso, sudorazione notturna, irritabilità, perdita di calcio. Non vanno somministrati più a lungo di 3-6 mesi.
  • estroprogestinici combinati (pillola anticoncezionale, anello vaginale, spirale al progesterone, progesterone I.M. depot) i quali possono dare come effetti indesiderati: nausea, cefalea, secchezza vaginale, calo del desiderio.
  • terapia con androgeni, per la capacità di antagonizzare l'azione degli estrogeni e del progesterone. Gli androgeni usati sono: il gestrinone e il più datato danazolo, questi farmaci sono gravati da effetti collaterali simili, meno intensi per il gestinone[8], tipici dell'effetto androgenico: irsutismo, virilizzazione, acneseborrea, capelli e pelle untuosa e aumento di peso.
  • Trattamento con Dienogest
È riportato nelle linee guida del NHS (National Library for Health), che la terapia con i farmaci ormonali e gli antagonisti del GnRH sembrano essere ugualmente efficaci nell'alleviare il dolore associato all'endometriosi quando questi sono prescritti per 6 mesi, pur differendo tra loro per gli effetti clinici e il costo.
  • terapia chirurgica che può essere di tipo esplorativo e/o diagnostico (laparoscopia esplorativa)[9] e di tipo interventistico (laparoscopia o laparotomia).
    • Con la laparoscopia, si praticano 3 - 4 fori di piccole dimensioni sull'addome in cui vengono introdotti gli strumenti chirurgici, si esplora la cavità addominale ricercando eventuali isole endometriosiche, cisti o noduli. Nel caso in cui fossero presenti lesioni ben visibili, si procede all'eliminazione delle stesse e al prelievo di materiale per la biopsia. La degenza in ospedale si riduce ad un massimo di 3 giorni, la ripresa è rapida e le cicatrici sono poco visibili.
    • La laparotomia è un intervento chirurgico che si pratica (nella maggior parte dei casi), con un'incisione orizzontale all'altezza del pube ed è più invasiva della laparoscopia, i tempi di degenza si allungano e la cicatrice è sicuramente più visibile rispetto alla laparoscopia. Viene effettuata se le lesioni e le aderenze sono particolarmente estese anche se, come tecnica chirurgica applicata all'endometriosi, viene usata sporadicamente per lasciare posto alla laparoscopia.

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Si stima che circa il 10% delle donne in Europa sia affetto da endometriosi e che dal 30% al 40% dei casi di infertilità femminile sia dovuto a endometriosi; in Italia le donne con diagnosi conclamata di endometriosi sono almeno 3 milioni.
I tempi medi di diagnosi dalla prima comparsa dei sintomi, che avviene tipicamente in età giovanile, è mediamente superiore ai 10 anni.
E si ci sono alimenti di cui è meglio non abusare, infatti io sia per una scelta di salute che di etica ho praticamente smesso di mangiare prosciutto, mi sto indirizzando verso un'alimentazione vegetariana ma lo ammetto non è sempre facile

Ora non dico che ogni tanto penso al fatto che FORSE non proverò mai la gioia di una gravidanza, ma sono sempre stata aperta all'adozione-ammetto che il fatto di dover pagare circa €30000(dicono per tutte le pratiche burocratiche) mi scoccia un pò-e si io sono il tipo che guarda con tenerezza i bambini piccoli e li trova tutti belli-vabbè alcuni no e mento spudoratamente- e spesso faccio la stessa cosa con gli animali-si penso che se diventerò vecchia e zitella vivrò da sola felice con me stessa e con i miei gatti...onestamente spero di non aver annoiato nessuno:D

Commenti

  1. Sono sincera ne vengo a conoscenza oggi! Ti ringrazio per averne parlato

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  2. Sono sincera ne vengo a conoscenza oggi! Ti ringrazio per averne parlato

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    1. Fino a qualche anno fa non se ne parlava ora per il fatto che molte giovani ne soffrono si hanno più informazioni. Spero di non aver annoiato 😊

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    2. Fino a qualche anno fa non se ne parlava ora per il fatto che molte giovani ne soffrono si hanno più informazioni. Spero di non aver annoiato 😊

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