MARTA: BORGO DEI PESCATORI

Ormai chi legge spesso il blog sa che per quest'anno niente vacanze-e si lo ammetto sono invidiosa di chi ci riesce ad andare e chi ci è già andato-ma non mi sono disperata, vicino casa ho la piscina a tariffa oraria e quest'anno ho deciso di sfruttarla frequentando il corso di acqua gym, sono stata così entusiasta della cosa che ho convinto anche la mia amica Samantha a frequentare il corso con me...

 ma allo stesso tempo quando ho un sabato o una domenica libera ne approfitto per fare gite fuori porta...ad esempio sabato pomeriggio eravamo liberi sia io che i miei così abbiamo deciso di andare al lago di Bolsena, fermandoci a Marta, esattamente nel Borgo dei Pescatori...io ne ho approfittato per fare un bagno anche se data la scarsità di pioggia degli ultimi mesi ha portato il livello dell'acqua più bassa del solito, ma la temperatura verso le 16 è perfetta (noto la stessa cosa in piscina), lascio anche il cellulare in mano di mia madre chiedendole "Mi fai una foto?", ecco lei si è lasciata un pò prendere la mano, ma alla fine alcune foto sono venute molto bene....
Cercando informazioni su Wikipedia trovi:
Marta è un comune italiano di 3 436 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio.
Situato nell'Alta Tuscia, a 315 m s.l.m., in posizione pittoresca sulla sponda meridionale del lago di Bolsena, dista dal capoluogo circa 24 km.

Territorio

Il paese di Marta si trova ad un'altitudine di 315 metri sul livello del mare, circondato dalla catena dei monti Volsini, la quale si snoda tutta intorno al lago con un picco di 690 metri s.l.m. nel Poggio del Torrone fra i comuni di Bolsena e Castel Giorgio. Fortunatamente le aree dei rilievi che circondano il paese sono state solo in parte usate per l'agricoltura, e quindi si possono ancora ammirare colline dal colore verde scuro ove sono presenti dei boschi.
Il paese è situato alle pendici del Monte di Marta (424 m s.l.m., di origine vulcanica), sotto il quale sorge il Santuario della Madonna del Monte. Il territorio è generalmente ricco di vegetazione, con dei boschi, ove si possono incontrare istriciriccivolpitassi e talpe, non escludendo l'incontro pure con qualche cinghialescoiattolo o faina.
Fanno parte del territorio comunale l'isola Martana, sul lago di Bolsena, che dista dal centro abitato circa 2 km, e il tratto iniziale del fiume Marta.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima della cittadina è generalmente temperato con estati spesso calde ma non eccessivamente grazie alle costanti brezze di lago e di mare, e inverni miti grazie all'influenza mitigatrice del lago, ma spesso spirano forti e gelidi venti di tramontana. La neve è rara, a differenza che sui monti circostanti, i quali la vedono in molte occasioni. I maggiori apporti pluviometrici si hanno nelle due stagioni di mezzo, ovvero in autunno e in primavera.
Non rare d'inverno sono le cosiddette "lagheggiate"[3], ossia quando il forte vento di tramontana fa sbattere le onde del lago sui muraglioni creando spettacolari stalattiti sugli stessi, sugli alberi e sulle fontane nonché sul lungolago grazie al clima molto freddo presente. Sono quasi esclusivamente presenti sulla sponda meridionale del lago nei comuni di Marta e Capodimonte ma anche sulla porzione di lago di Montefiascone, e sono spesso meta di turisti e visitatori.
La cittadina dispone di una stazione meteorologica e di 2 webcam, grazie alle quali è possibile tenere sotto osservazione l'andamento meteorologico del paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni studiosi le attribuiscono origini storiche antichissime, facendola risalire al periodo fenicio, dal quale avrebbe derivato il nome di Marath.
Altri sostengono che abbia anche avuto origini etrusche.
Dal XIII secolo sino alla sua annessione al regno d'Italia, Marta ebbe una storia travagliata: contesa fra Stati limitrofi e famiglie potenti, passò da una dominazione all'altra subendo le immancabili e dolorose traversie.
A seguito di questi eventi, si avvicendarono al governo del paese i Prefetti di Vico, i Signori di Bisenzio, le città di OrvietoViterbo, i capitani di ventura Fra' Moriale e Angelo da Lavello detto Tartaglia. Successivamente fu posseduta dalle famiglie Orsini e Farnese, che si alternarono nel governo del Paese, finché, nel 1537, Marta fu inclusa nel Ducato di Castro, costituito da papa Paolo III per il figlio Pierluigi, e vi rimase fino alla distruzione dello stesso, nel 1649, ad opera delle truppe pontificie di papa Innocenzo X Pamphili.
Tornata sotto la giurisdizione della Camera Apostolica, Marta restò in possesso della Santa Sede fino all'unità d'Italia, tranne che per due brevi periodi, in cui fu concessa in enfiteusi al marchese Pietro della Fargna (1788) e al principe polacco Stanislao Poniatowsky.
Nel 1927 venne distaccata dalla provincia di Roma e assegnata alla costituenda provincia di Viterbo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo medievale è arroccato su un colle dal quale si domina la vista sul lago e le case in tufo, con le caratteristiche viuzze, scalinate, passaggi ed angoli suggestivi, sono a loro volta dominate dalla possente Torre dell'Orologio di forma ottagonale costruita su un basamento tronco-piramidale e dai resti della Rocca che Papa Urbano IV fece costruire intorno al 1260.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa Collegiata dei SS. Marta e Biagio
  • Chiesa del Crocifisso
  • Chiesa della Madonna del Castagno, XVII secolo a poche centinaia di metri dall'abitato.Prima dei lavori di rifacimento, vi era soffitto in legno dipinto a motivi tardo barocchi.Vi sono tre altari barocchi tra cui quello centrale con l'immagine su tegola della Madonna omonima.
  • Santuario e convento della Madonna del Monte XII secolo, sulle pendici di un colle che domina dall'alto il lago e il paese.L'interno è a navata unica e tre altari di epoca barocca.Sull'arco trionfale resti di affreschi della primitiva chiesa e sulla parete destra resto di affresco del XV secolo.
  • Chiesa Templare di Santa Maria delle Grazie XIII secolo(o SS. Pietro e Paolo) nel sito archeologico di Castell'Araldo(vi era chiesa, castello e foresteria) a 3 km dal centro abitato lungo la strada che da Marta porta a Tuscania.Restaurata dopo abbandono e forte degrado, mentre l'affresco sull'altare maggiore è stato asportato da ignoti.
  • "Madonna della Grotta" o Grotta delle apparizioni

Santuario della Madonna del Monte[modifica | modifica wikitesto]

{vedi anche|Santuario della Madonna del Monte (Marta)} Il santuario della Madonna del Monte si trova su un colle, a poca distanza dall'abitato di Marta.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Torre dell'Orologio[modifica | modifica wikitesto]

La Torre dell'Orologio è posta nel centro storico del paese, alta circa 21 metri. Il monumento è stato restaurato negli ultimi anni, dove è possibile nel periodo estivo entrarvi e godere del meraviglioso panorama del Lago di Bolsena da quella altezza.
La torre, simbolo di Marta almeno quanto la Barabbata, è antichissima e potrebbe ben risalire ad epoca anteriore al XII secolo: ne abbiamo conferma dalle fonti storiche e in particolare dal Bussi che, nella sua storia di Viterbo, racconta che i viterbesi se ne impadronirono nel 1197, dopo averla espugnata uccidendo in battaglia Janni Macaro, che ne era il signore. Dalle vicende belliche la torre uscì probabilmente distrutta o alquanto malconcia: abbiamo infatti notizia dall'Annibali di una sua ricostruzione avvenuta nel 1323, sotto papa Giovanni XXII. Non trascorse un decennio che la torre fu nuovamente riedificata, nell'ambito dei lavori di ristrutturazione e consolidamento difensivo della rocca: dal che si deduce che nel frattempo era rovinata o era stata demolita.
Quando in questa zona arrivarono i Farnese, nel quindicesimo secolo, la torre fu quasi certamente restaurata. Ciò è testimoniato dal fatto che Pierluigi Farnese vi appose il suo stemma: il [liocorno]] sovrastante un cimiero piumato e uno scudo con gigli seminati.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

  • Biblioteca comunale "A.Tarquini"

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Scafata[modifica | modifica wikitesto]

Uno dei piatti tipici della cittadina lacustre è la scafata. Le sue origini sono molto lontane, ed era diffusa soprattutto tra i ceti più poveri, quindi si basa su ingredienti estremamente semplici come le fave. La scafata in realtà è soltanto un piatto stagionale e certamente non è pari all'acquacotta. Quest'ultima infatti la si può fare in tutte le stagioni e in molteplici gusti, per esempio: alla pescatora, alla biforca, con la cicoria o con il baccalà.

Vini[modifica | modifica wikitesto]

La Cannaiola[modifica | modifica wikitesto]

La "Cannaiola" è un vino tipico martano. Nella seconda metà di luglio, viene organizzata dal gruppo culturale Il Martavello "la sagra della Cannaiola" che si svolge nelle cantine del centro storico. Il vino viene servito insieme a dolci secchi di produzione locale come i "Tozzetti" con le nocciole, le ciambelline al vino, le ciambelline all'anice, le crostate di frutta, i "ravioli" dolci con la ricotta.
La "Cannaiola" è un vino da dessert, di circa 11 gradi, ottenuto dalla vinificazione del vitigno cannaiolo nero che per le sue caratteristiche organolettiche, è simile all'Aleatico: il colore è rosso rubino, il sapore dolce e corposo con intenso aroma fruttato; la sua densità è alta e costituisce una caratteristica tipica. Il sesto di impianto prevede distanze variabili da 2 a 10 metri fra i filari, in dipendenza dello spazio riservato alle colture consociate, e da 60 cm a 100 cm fra una pianta e l'altra sul filare. I trattamenti antiparassitari seguono gli stessi schemi adottati per l'Aleatico, con la variante di interventi più frequenti contro l'oidio. Anche per la Cannaiola un serio problema è costituito dagli attacchi al grappolo maturo da parte di vespe ed api che spesso compromettono seriamente le produzioni.

Festa della Madonna del Monte (o Festa delle Passate)[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Festa della Madonna del Monte.
La Festa della Madonna del Monte, detta anche Barabbata, ha origini molto antiche, probabilmente deriva dagli antichi riti pagani che celebravano il risveglio della natura dopo la lunga sosta dei mesi invernali. Dai documenti sappiamo che la festa si celebrava già prima del 1555. La festa, che prevede lo svolgimento di un corteo, inizia con il saluto all'alba del 14 maggio, che arriva fino al Santuario della Madonna del Monte.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia del paese si basa essenzialmente sulla pesca e sull'agricoltura. Buono anche lo sviluppo del turismo e dell'artigianato.

Itticoltura[modifica | modifica wikitesto]

L'incubatoio ittico Madonna SS del Monte è situato nel borgo dei pescatori, in località Pontone ed ha lo scopo di assicurare la riproduzione artificiale di alcune specie ittiche in aiuto a quella naturale che avviene nel lago.
È dotato di 60 bottiglie di Zug che hanno la capacità di incubare circa 3 quintali e mezzo di uova di pesce (maggiormente coregoneluccio e persico) e che utilizzano, per il ciclo, l'acqua del lago stesso.
Gestito dalla Cooperativa Pescatori di Marta, fu inaugurato nel 1996 con lo scopo di ripopolare la fauna ittica e per garantire il sostentamento ai pescatori del Lago di Bolsena.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Marta è collegata tramite la Strada Provinciale 8 Verentana, a Montefiascone e Capodimonte.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Viterbo, Marta passò dalla provincia di Roma a quella di Viterbo.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]






Dopo il bagno ci siamo diretti al bar, anche perchè diciamolo in estate è difficile resistere al gelato e qui hanno un cioccolato strepitoso...

Poi chiamatemi matta ma io ogni volta che vengo a Marta o a Capodimonte, non mi sembra di arrivare al lago ma direttamente in un mare...ovviamente con l'acqua dolce e meno mossa ma ugualmente bella...una cosa che vorrò fare prima o poi è un giro in canoa qui sul lago...ma per ora mi sono goduta l'aria e la notte ho dormito benissimo ed ora programmo la  prossima gita che sarà domenica a Roma....alla fine la mia sorta di staycation sta andando molto bene!!!


Commenti

  1. Le giornate fuori porta sono le migliori sei splendida in relax, felice di conoscere questo borgo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie devo ringraziare fotografa e luogo. 😶😎...Marta è un posto delizioso perfetto sia per giovani che per famiglie, ci sono ottimi ristoranti e il gelato è buonissimo. ..quest'anno solo gite fuori porta ma mle godo tutte😀

      Elimina
  2. Le giornate fuori porta sono le migliori sei splendida in relax, felice di conoscere questo borgo

    RispondiElimina
  3. Non sono mai stata in questo borgo, ma sembra un posto delizioso, ed anche il lago di Bolsena è bello (lì invece ci sono stata), sono venute carinissime le foto!
    Io invece di solito vado al lago di Bracciano o al massimo a quello di Martignano che sono più vicini a Roma ed hanno diversi stabilimenti carini, comunque trovo il lago davvero rilassante, una scelta perfetta per il week end! :)
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho fatto toccata e fuga ma adoro questa parte della città di Marta. ..trovo che meriti una visita 😊

      Elimina

Posta un commento