BOOK: LA FELICITA' E' A PORTATA DI TROLLEY

C'è chi odia fare le valigie e chi invece non ha problemi , io ora sono diventata bravissima nel fare una valigia leggera ma non è sempre stato così, ho ancora ben impresso in mente il mio primo viaggio all'estero, ovvero 15 giorni a Lione per una vacanza-lavoro con la chiesa...mi ero comprata una valigia bianca della Roncato fatta di un materiale di cui al momento non ricordo il nome, ma che faceva pesare meno la valigia stessa...cosa ho fatto io? Ho praticamente svuotato l'intero armadio estivo dentro la valigia...arrivata al check in peso e la valiga pesava 6.5 kg e la signora me l'ha passata come bagaglio a mano...ma...la misura era il doppio quindi l'ho dovuta far mettere insieme agli altri bagagli ed incrociare le dita sul fatto che non si perdesse....alla fine è andato tutto bene, ma alla fine della vacanza avevo indossato meno della metà degli abiti e così ho iniziato a pensare che forse mi conveniva viaggiare più leggera facendo liste e creando outfit con pochi pezzi , il top è riuscire ad usare un pezzo almeno 3 volte eper ora ci sto riuscendo...

Qualche settimana fa ho letto la recensione di questo libro dal titolo accattivante: "La felicità è a portata di trolley", lo sto leggendo e adorando:P
Le misure di riferimento per una donna sono cambiate rispetto ai canonici 90-60-90 di un tempo. I centimetri in cui oggi cerchiamo di entrare, spesso con fatica e frustrazione, sono altri: 55x40x20, le dimensioni standard del bagaglio a mano. Uno spazio ristretto in cui dobbiamo infilare quello che sentiamo di essere e quello che vorremmo essere nel viaggio che stiamo per iniziare. La disordinata, caotica, vulcanica Marta Perego - volto noto di programmi televisivi dedicati a libri e cinema, diventata suo malgrado esperta di viaggi e relativi bagagli - ci mostra che quei tirannici 55x40x20 cm sono in realtà la misura perfetta per scegliere cosa portar via di noi stesse mentre raggiungiamo posti lontani o affrontiamo nuove sfide lavorative, e cosa invece dobbiamo avere il coraggio di lasciarci alle spalle. Un percorso scanzonato e ironico, ricco di aneddoti, spunti e riflessioni (ma anche di suggerimenti pratici), per imparare che far bene la valigia significa capire meglio chi siamo. Significa mettere ordine nel caos del nostro armadio e della nostra vita, e decidere qual è il lato di noi che vogliamo mostrare orgogliosamente al mondo.

Ho pensato alla mia ultima vacanza seria, ovvero 18 giorni in Michigan ospite a casa della mia amica Natalya...il mio bagaglio il trolley verde perfetto come bagaglio a mano e la borsa e stop, io ho il terrore che in areoporto mi perdano i bagagli quindi preferisco averli sempre sotto controllo...quando racconto questa cosa la prima domanda è Ma come hai fatto? Seguita da Che ti sei portata? Allora devo ammettere che ho dovuto far mente locale per ricordarmi dove era il diario del 2012 dove avevo scritto la lista delle cose da portare-si io tengo un diario e sono una donna da lista- quindi avevo deciso di viaggiare vestita a strati con jeans tshirt e cardigan che avrei riutilizzato separatamente e insieme, un abito al ginocchio, un paio di leggings, qualche maglietta e un costume intero...ovviamente NON mi sono dimenticata delle cose essenziali ovvero mutande asciugamani e infradito....secondo me con un pò di organizzazione non è una mission impossible, ho indossato e ri-indossato tutto creando diversi outfit ed avevo una borsa di tela fiorata adorata da tutti gli Amish incontrati nella vacanza, ma questa è un'altra storia....

E voi che metodo avete per fare i vostri bagagli?

Commenti

  1. Caspita che bello deve esser stato il viaggio in Michigan! Certo 18 giorni in America con solo il bagaglio a mano io non me li sarei mai sognati! Anche se riuscissi a metterci tutto, poi come farei con i souvenir?
    Comunque ormai per i viaggi in aereo sono diventata un'esperta anche io: se il viaggio non dura più di una settimana vado tranquilla con il solo bagaglio a mano, altrimenti (soprattutto se vado in posti freddi) imbarco la valigia, tanto di solito i bagagli li smarriscono negli scali, quindi sul diretto stai abbastanza tranquilla.
    Tutta un'altra storia invece quando viaggio con i miei in barca o in macchina, lì proprio non mi regolo e mi porto di tutto e di più! XD
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.it

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    1. Effettivamente trovare posto per i vari souvenir è stato un pochino più complicato del previsto. Io se prendo l'aereo diretto o con scali solo bagaglio a mano. ..n in barca si portano miliardi di costume qualche MagliEtta un paio di bermuda e una maglietta a manica lunga x le sere e un vestito visto che c'è sempre poco spazio. ..altra storia se vai in crociera 😆

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  2. Oh very cool you were in Michigan! I am in Minnesota so not *too* far from there. I am a terrible packer and always overpack. My goal is to get better over time but I always worry about needing something I didn't pack.

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    1. I love this holiday but for my far to loose my bagge I became a Light traveller...

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