Adoro leggere e onestamente per me è molto più facile resistere all'acquisto di vestiti nuovi che di libri, ma ultimamente ho preso dei titoli che dovrebbero bastarmi fino a luglio -anche se il mio sesto senso mi dice che presto ne acquisterò almeno altri due- e con calma ho iniziato e terminato il romanzo d'esordio della Francini "Non parlare con la bocca piena", è carino ma ammetto che avendolo iniziato proprio durante l'inizio di lavoro intenso al bar, certi capitoli li ho dovuti rileggere più volte poichè non riuscivo a capire chi fosse chi...ma il libro non è male, è carino, a tratti romantico, molto incasinato, a tratti ho pensato di essere di fronte a quei rebus coni bambino e la palla e tre percorsi, ecco diciamo che nel libro la palla la si raggiunge con percorso pieno di avvitamenti complicati...Posso suggerirlo ad un'amica? Si, "Ma ti è piaciuto seriamente?", "Si non è male per niente, poi sarà che l'autrice è una famosa attrice e molti dialoghi ti sembra di sentirla parlare con il suo accento toscano...Direi che come primo libro è molto simpatico e poi sia la copertina che la storia ti prendono e tu vuoi arrivare alla fine per capire....
Una storia di lacrime e risate, dentisti e caramelle, nonne, zie e amiche tatuate, cuori e nostalgia.
"Al terzo giro dell'isolato Chiara si rende conto di aver scelto probabilmente il momento peggiore, con la luce più bella di Roma, per lasciare. Del resto non esiste un'ora perfetta per la fuga perfetta. Da bambina le bastava il tempo di una mela - i bocconi piccoli - per raggiungere la sua cameretta partendo da scuola. Quanto sarebbe stato più facile adesso arrivare in quella casa a piedi, a undici anni, con le bucce verdi ancora tra i denti..."
Bello sapere che si può tornare. Che a ogni passo falso, nella vita, i genitori sono pronti a riabbracciarti con un calore che gli anni non hanno mai attutito né tanto meno spento. Per Chiara, questo calore profuma di caffè e canta sulle note della Vedova allegra. Perché i suoi genitori sono così, loro che l’hanno tirata su in amorosa allegria, le hanno costruito attorno un mondo da fiaba e hanno trattato la vita come una partita a tombola a Natale: leggera. Chiara ha appena lasciato Federico, il loro nido e i gatti. Il suo essere una donna fallica le ha impedito di portare avanti pure questa storia. E sì che stavolta si era impegnata. Ora il dolore le morde il cuore. Anche le donne come lei soffrono. Ma niente, non ce la fa, ed eccola a suonare il citofono a papà, a trascinarsi su per le scale i due trolley, ad addolcire la vita masticando Galatine per consolarsi un po’. Come le hanno insegnato fin da piccola. Meno male che, a casa dei suoi, Chiara ritrova tutto com’era, la cameretta rosa da principessa, l’albero di Natale acceso a ogni stagione, le riviste anni Novanta, gli amici di famiglia chiassosi e colorati. E naturalmente la matura armonia d’amore fra i suoi genitori. Un amore che ha superato tante prove, un amore coraggioso e per nulla convenzionale, un amore disinteressato e forte che ha sconfitto i pregiudizi, spesso con il fendente di una risata. Ma anche un amore buffo e capace di curare le ferite della vita (pure quelle che non si rimarginano perfettamente e lasciano la cicatrice). Una vera scuola d’amore, da cui Chiara avrà ancora molto da imparare.
Adesso c'è già la mia amica Samantha che aspetta di leggerlo:D
Dai il titolo è davvero simpatico grazie per il consiglio della lettura io in estate prediligo quelle leggere
RispondiEliminaun bacio
Il libro è caino e simpatico, un pochino ingarbugliato in certi punti, ma forse dovuti alla mia stanchezza...però mi sento di consigliarlo
EliminaI'm still on my nonfiction kick : ) Currently reading volume 1 of 3 about the Byzantine Empire!
RispondiEliminaMy favorite books are nofiction and would must to have a happy end, well your seems a busy reading:D
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